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La voce su Silvio Berlusconi: "Vuole chiedere la commissione d'inchiesta per il golpe del 2011"

Ignazio Stagno
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Silvio Berlusconi si gioca la sua partita. Il Cav non ha dimenticato il "golpe" del 2011 che lo costrinse alle dimissioni per spianare la strada di palazzo Chigi a Mario Monti. Ai suoi in questi giorni, come racconta il Corriere, avrebbe confidato: "Avevo ragione su tutta la linea, e non solo in politica estera... Ma mi hanno impedito di continuare a governare". Un 'ira che non scema quella del leader azzurro. Così a quanto pare tra le intenzioni del Cav c'è ancora quella di insistere per una commissione di inchiesta — già richiesta ufficialmente — che indaghi sui fatti che portarono alle sue dimissioni nel 2011, e poi al governo Monti. Su quel "complotto", come lo ha sempre considerato, che ha cambiato la storia della politica italiana.  Le due strade - Se la richiesta sarà rinnovata con forza o se resterà piuttosto un richiamo affinché quegli eventi non cadano nel dimenticatoio, è ancora da decidere, però. Se ne parlerà nei prossimi appuntamenti con i fedelissimi, probabilmente a fine mese. Ma che Berlusconi in ogni caso voglia tornare a far sentire la sua voce sui grandi temi, soprattutto della politica estera, è un fatto. Il Cav guarda con preoccupazione alla situazione internazionale e ribadisce le sue ragioni: "Una serie di errori hanno permesso all'estremismo islamico di lambire ancora l'occidente. Avevo ragione io quando ero a palazzo Chigi". 

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