Chiara Rizzo, la donna che inguaia Scajola
Al centro dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Claudio Scajola, accusato di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, c'è una donna, Chiara Rizzo, moglie di Matacena stesso, ex senatore del Pdl. Una donna bellissima. Tanto bella da essere stata inserita nell'elenco delle 11 donne più affascinanti del principato di Monaco, dove vive. La Rizzo, 43 anni, è stata coinvolta nell'indagine e raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare. Secondo quanto scrive il gip, Scajola era "totalmente asservito" alle necessità della donna, che insomma, forse, è quella che più di tutti ha inguaiato Sciaboletta. Il pm Giuseppe Lombardo, intervistato da Libero di sabato 10 maggio, spiega che tra l'ex ministro e la Rizzo c'è un legame confidenziale. Una relazione tra Scajola e la moglie di Matacena? Non penso, ma lo diranno le prossime indagini". Il legame tra Sciaboletta e la Rizzo, comunque, era molto radicato. La donna, stando al suo avvocato, Bonaventura Candido, potrebbe presentarsi in Italia alla Dda entro la giornata di sabato. "Voglio chiarire tutto", ha spiegato attraverso il suo legale. Bella vita - La Rizzo, come spiega il Corriere della Sera, è una vera e propria icona di Montecarlo: nel 2010 è stata protagonista del libro Women of Monaco (le 11 più belle del principato, i ricavati del libro sono andati in beneficenza all'associazione per l'infanzia fondata nel 1963 dalla principessa Grace). Nel Principato la coppia Matacena ha vissuto a lungo, sempre presenti negli eventi mondani più importanti e ambiti, tra le pieghe del jet set. Accanto a Matacena e signora, spesso, compariva anche Scajola. La Rizzo si era applicata in tutti i modi per aiutare il marito, nei guai con la giustizia. Per esempio si era appellata all'ambasciatore a Monaco, Antonio Morabito, chiedendogli un intercessione. L'ambasciatore precisa: "Si trattò di una telefonata a pochi giorni dall'arresto a Dubai del marito ex parlamentare". Chiara voleva un aiuto per far visita in carcere al marito, e l'ambasciatore, spiega una nota, "ha fornito l'unica risposta legale possibile: rivolgersi al Consolato Generale competente per richiedere assistenza legale prevista dalle funzioni di assistenza consolare per i connazionali italiani detenuti all'estero e alle loro famiglie". Montecarlo, ti amo - La Rizzo, intervistata dal Foglio Italiano (una rivista distribuita in Costa azzurra, nelle capitali europee e in parte della Riviera), spiegava di aver conosciuto il marito a Panarea nel corso di "una calda estate al mare eolico". Lei è di Messina e ha due figli. La prima è Francesaca, laureata in business e management. Il secondo è Athos, di 15 anni. La Rizzo è del segno dell'acquario, ha l'hobby della cucina, si definisce una "sognatrice" e racconta che tutto nella sua vita "ruota attorno alla famiglia, la mia bella, unica, indissolubile famiglia e i suoi amici". Del marito diceva: "Non solo sono innamorata di lui, ma provo nei suoi confronti un grande sentimento di stima per il suo coraggio e per i valori nei quali crede e che condivido fortemente". Innamorata di Montecarlo, del principato spiegava che è "un'utopia realizzata" dove "avvengono cose che nelle altre parti del mondo stentano a realizzarsi". Quali, per esempio? "Un vivere comune fuori dalla norma sia per la sicurezza sia per la funzionalità e fruibilità dei servizi". Tutto merito di Alberto II, aggiungeva. Griffe e yacht club - Nell'intervista la signora Matacena parlava anche di moda, spiegando di "essere eclettica", insomma di preferire la possibilità di "poter cambiare look con facilità. Mi piace entrare da Zara dove si trova un prêt-à-porter con prezzi alla portata di tutti e mi fa piacere pensare che tutti possano avere accesso a capi esclusivi, belli e particolari come da Zara". Poi, ovvio, le visite agli atelier delle griffe, che "adoro". Tra queste Coco Chanel e Karl Lagerfeld, tutti e due non a caso residenti a Montecarlo, dove la Rizzo frequenta sempre lo Yacht Club, "dove mi sento accolta come a casa". Ora, però, la signora Matacena è nei guai. Proprio come il marito. Proprio come Scaola. Il suo prossimo appuntamento sarà quello con le autorità italiane. Secondo quanto si è appreso dovrebbe rientrare all'aeroporto di Nizza, anche se il suo avvocato vorrebbe farla atterrare direttamente a Reggio Calabria o a Catania. A Reggio Calabria - la cui procura ha ordinato l'arresto di Scajola - la signora Matacena verrebbe direttamente presa in consegna dalla Dia a Roma. Allo yacht club, insomma, dovrà dire addio almeno per un po' di tempo...