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Prodi, gli 007 italiani: è un pericolo per l'Italia

Surreale report dei nostri servizi su Repubblica: colpa sua per la calata della finanza cinese

Giulio Bucchi
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di Franco Bechis Allarme rosso! I servizi segreti italiani hanno tirato giù dal letto il presidente del Consiglio Mario Monti e già che c'erano anche il presidente del Copasir, Massimo D'Alema. Non c'è tempo da perdere, perché proprio mentre i politici italiani si baloccano con le elezioni, il nemico è pronto ad approfittarne e sta per infiltrarsi nella Regione più ricca del paese e con furbizia da lì si cuccherà una ad una le più belle aziende italiane, mettendo ko l'economia nazionale. E chi è il nemico, la spia di segreti industriali intercettata dai valorosi 007 italiani? Un tipo da fare andare per traverso colazione, pranzo e cena sia a Monti che a D'Alema: Romano Prodi. Vero che nell'ultima relazione riservata dei servizi a governo e Copasir che lancia l'allarme sulla calata della finanza cinese in Italia il nome dell'ex premier italiano non viene mai fatto. Ma anche i bambini capiscono che a lui ci si riferisce quando nella relazione riservata i servizi italiani si inquietano per la prossima apertura a Milano della sede della «agenzia di rating cinese Dagong - global credit rating - arma strumentale per Pechino per la ricerca e valutazione di fattibilità degli investimenti in Italia».  Leggi l'articolo integrale di Franco Bechis su Libero in edicola oggi, venerdì 11 gennaio

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