Goldman Sachs tira la volata a Monti
di Sandro Iacometti Se è vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno, il soccorso di Goldman Sachs a Mario Monti non poteva mancare. A pochi mesi dalle elezioni la potente banca d'affari americana, che ieri ha aggiornato il suo già fitto scacchiere con la nomina di Mark Carney (13 anni in Goldman prima di approdare alla Banca centrale del Canada) alla guida della Banca centrale d'Inghilterra, ha messo in circolazione un report che definire generoso non è azzardato. In uno scenario ottimistico per l'intera Europa, scaturito principalmente dalle iniziative del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, manco a dirlo un altro Goldman Boy, gli esperti della banca di Wall Street, non escludono che l'Italia possa rivelarsi la «sorpresa» del prossimo anno. Certo, nel report si ammette che il Paese ha «toccato il fondo» in termini di crescita e che, quindi, la ripartenza sia in qualche modo inevitabile. Ma l'analisi dei superesperti di finanza va oltre la previsione di un semplice percorso obbligato. Per l'Italia sembra a portata di mano un possibile inaspettato rimbalzo dell'economia, che spinge la banca d'affari ad accostare addirittura il nostro listino azionario a quello dei mercati più interessanti del momento, come Cina, Russia e Brasile. Previsione che non può essere presa troppo sottogamba, considerata che a sottoscriverla è il presidente di Godman Sachs Asset Management, Jim O'Neill, proprio l'economista a cui si deve l'invenzione dell'acronimo Bric per indicare i Paesi emergenti (Brasile, Russia, India e Cina). I rischi collegati allo scenario nella periferia della zona euro, ovviamente, restano. Leggi l'articolo integrale di Sandro Iacometti su Libero in edicola oggi, martedì 27 novembre