Bindi: "Renzi è figlio di Berlusconi"Vendola: "Se vince Matteo mollo il Pd"
La deputata del Pd e il leader di Sel hanno come bersaglio preferito il rottamatore. la guerra per le primarie è senza quartiere. E la tensione resta alta
Le primarie ormai sono vicinissime. Le polemiche continuano ad infuocare la vigilia del voto. Questa volta a condurre la crociata anti Renzi e pro Bersani è la solita Rosy Bindi. La deputata del Pd vede nel sindaco di Firenze un prodotto berlusconiano. "Di sicuro è un frutto di quell'epoca è figlio del ventennio berlusconiano. Bersani, e lo si è visto anche nel confronto televisivo su Sky, è più autentico e l'Italia ha bisogno di verità dopo vent'anni di menzogne e false promesse". Insomma Renzi come il Cav. Secondo la Bindi i due hanno molti punti in comune. Invece Pierluigi Bersani sarebbe l'uomo giusto, concreto per dare una svolta al paese. Ma nelle parole della Bindi in realtà c'è un secondo fine. Lei sa bene che se dovesse vincere Bersani alle primarie, potrebbe ottenere una deroga per ricandidarsi al prossimo giro delle politiche. Con il rottamatore Renzi invece ci sarebbero grossi problemi per riottenere una poltrona in parlamento. E così va giù dura cercando di tirare la volata al segretario: "Renzi dimostra di non avere molti altri argomenti oltre la rottamazione su cui chiedere consensi. Mandare a casa una classe dirigente che ha combattuto per vent'anni contro Berlusconi, significa dare ragione al Cavaliere. Ed è anche per questo che la candidatura di Renzi si sta consumando e non mi è sembrata nelle ultime settimane particolarmente brillante". L'attacco di Vendola - Ad attaccare Matteo Renzi oggi ci pensa anche Nichi Vendola. Il leader di Sel non vuole sentire parlare di vittoria alle primarie del sindaco di Firenze: "La sua vittoria è fantapolitica, tuttavia chiunque di noi ha sottoscritto una carta d'intenti ed è tenuto a rispettare l'ispirazione e le scelte che sono scritte in quel documento". Nichi chiude anche le porte in faccia a Renzi anche per una probabile coalizione con il rottamatore candidato premier: "Se Renzi vincendo dovesse immaginare di essere il dominus assoluto della scena e fare scelte differenti, per esempio andare nella direzione di proposte politiche di tipo liberista, a quel punto liberi tutti, libero anche io". Renzi è di nuovo solo.