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De Gregorio: "Berlusconi mi ha tradito"

Sergio De Gregorio

"Servizio Pubblico" debutta con un'intervista all'ex senatore indagato a Napoli per la compra-vendita di parlamentari: "Silvio ha perso la mia fiducia, non ne valeva la pena"

Ignazio Stagno
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Da icona del male a santone anti-Cav. La parabola di Sergio De Gregorio è tutta qui. Michele Santoro e il suo staff hanno dedicato all'ex senatore servizi, interviste, inchieste, per dimostre che era un "venduto", un "traditore", uno che aveva accetatto "offerte" per far cadere il governo prodi nel 2008. Tutto questo ovviamente nelle precedenti stagioni di Servizio pubblico. Adesso la musica è cambiata. De Gregorio è la "gola profonda" attendibile (si sa i traditori sono sempre attendibili) che fa gioco alla macchina da guerra di Santoro per infangare il Cav anche nella nuova stagione del talk show di La7 che apre i battenti il prossimo 26 settembre.        "La gola profonda" - Esaurito il filone Ruby, Santoro si dedica all'inchiesta napoletana, guidata da un pm recordman di archiviazioni come Woodcock, che vorrebbe far luce su una presunta compra-vendita di senatori durante la crisi di governo che procurò la caduta del governo di "Mortadella" nel 2008. De Gregorio da tempo parla con i pm napoletani e sta raccontando la "sua verità". Così il premio è arrivato: De Gregorio andrà in prima serata, su Servizio Pubblico, per parlare di Berlusconi, "corruzione, fondi neri, Frank Agrama e processo Mediaset". L'esperto in materia è proprio De Gregorio. Un uomo che la tv "rossa" del "teletribuno" presenterà al pubblico come la "bocca della verità". Il promo della puntata promette bene. De Gregorio è un fiume in piena e attacca il Cav: "Mi ha tradito". "Berlusconi è un uomo politico che continua a lottare nonostante la sua epoca sia finito a cui ho dato tanto e che probabilmente ha tradito la mia fiducia. Mi ha tradito, non ne valeva la pena" afferma l'ex senatore in un colloquio con Sandro Ruotolo. Curriculum affidabile - Una voce attendibile. Il suo curriculum, al netto dell'inchiesta napoletana parla chiaro. Dal giugno 2007 è indagato dalla Procura antimafia di Napoli per i reati di riciclaggio e favoreggiamento della camorra. Il 25 febbraio 2008 è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma per il reato di corruzione. Entrambe le indagini nascono Campania, dove la Guardia di finanza scopre, durante una perquisizione a carico di Rocco Cafiero detto "'o Capriariello", ritenuto un componente del clan Nuvoletta, una serie di assegni firmati o girati proprio da De Gregorio. Insomma l'ex senatore sembra essere davvero un "testimone affidabile". (I.S.)  

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