La Boldrini detta le regole alla tv:"Nei talk show vadano gli immigrati"
La presidente della Camera lancia l'idea di invitare negli studi televisivi i rifugiati o chi è un immigrato: "Quando si parla di loro non ci sono mai"
Chi deve andare nei talk show? Il dibattito su chi deve sedere nelle poltroncine dei salotti della tv non riguarda solo il Movimento 5 Stelle. Ora il problema arriva anche a Montecitorio e stuzzica anche l'attenzione della presidente della Camera, Laura Boldrini. Secondo la Boldrini in tv non devono andare solo i politici, ma un po' tutti, compresi profughi e rifugiati: "Nei talk show spesso si contrappongono politici e non chi agisce in un determinato settore. Su un tema a me caro, ad esempio, quello dell'immigrazione, in questi anni ci sono stati molti dibattiti senza che ci fosse mai un immigrato o un rifugiato", ha detto la Boldrini, che oggi a Montecitorio ha ricevuto un gruppo di ragazzi disabili insieme ai loro familiari e ai rappresentanti delle associazioni di sostegno. La presidente della Camera da sempre difende i diritti dei profughi e dei clandestini e vorrebbe che chi ad esempio non ha un permesso di soggioprno o è in Italia con la richiesta d'asilo spiegasse le sue ragioni e i suoi problemi in tv. Il tema è cavalcato da una buona metà (quella di sinistra) del governo Letta. Basta pensare alle uscite della ministra dell'immigrazione Kyenge, con cui l'ultra radical-chic Boldrini pare gareggiare a distanza. Viene un dubbio: non è che dopo le quote rosa in politica, la Boldrini sogni anche quelle "colorate" e politicamente correttissime in tv? Con tanti saluti, naturalmente, alla linea editoriale di chi i talk show li conduce. Un altro dubbio, poi, dovrebbe sorgere: perché a questo punto negare la presenza in studio, parlando di immigrazione, a un razzista dichiarato? Sarebbe vera democrazia mediatica, ma sicuramente troppo politicamente scorretta.