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Papa Francesco e la de-cattolicizzazione della Chiesa: "Presto la rivolta degli ortodossi"

Andrea Tempestini
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Sulla contesa che contrappone il Vaticano alla Cina, si esprime su Il Tempo Alessandro Meluzzi. "La grande riconciliazione (voluta da Papa Francesco, ndr) consisterà probabilmente in una sanatoria dei vescovi patriottici, in una consolazione blanda per la Chiesa perseguitata e alla fine il nulla osta per lo Stato cinese nell'elezione dei vescovi cinesi", scrive Meluzzi. Leggi anche: Le nuove prove che fanno crollare Papa Francesco "A ben vedere - prosegue - questo precedente canonico spalanca la porta ad una singolare de-cattolicizzazione della Chiesa romana. Infatti, il riconoscimento di una chiesa interamente autocefala con probe successioni apostoliche interne sotto il controllo dello Stato locale e al quale viene dato tutt'al più un riconoscimento a posteriori al papa di Roma assomiglia a quell'organizzazione che le chiese ortodosse conoscono bene fin dalla nascita dell'autocefalia con ruolo d'onore al primato di Costantinopoli ma con un sostanziale auto-governo delle singole chiese". Parole pesanti, quelle di Meluzzi, che parla chiaro e tondo di "de-cattolicizzazione della chiesa romana". E ancora: "È una grande novità. Ma non credo che la maggior parte dei cattolici tradizionalisti, o semplicemente ancorati al diritto canonico, ne sarebbe soddisfatta. Come ortodosso, non oso spingere le mie osservazioni più in là ma certamente bisognerebbe che ci fosse chiarezza in questa vicenda", conclude.

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