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I gay più sobri di NapolitanoLoro tagliano i carri, lui no

Sobrietà per i morti del sisma: il gaypride di Bologna batte il Quirinale. Il Colle non rinuncia neppure alla cena di gala da 2mila invitati

Matteo Legnani
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I gay battono il Quirinale. E su un terreno che solitamente non è il pezzo forte degli "omo": la sobrietà. Il Quirinale, dopo giorni e giorni di pressioni sul tono della parata del 2 giugno, stamattina aveva annunciato i tagli effettuati in rispetto delle vittime del terremoto in Emilia. Niente Frecce Tricolori, qualche centinaio di sodati in meno a sfilare, niente cavalli (chissà perchè, poi?). Ma la cena di gala si farà, pur in "tono minore". Per modo di dire. Nel senso che il Colle ha disdetto il contratto con l'azienda di catering e deciso di imbandire i tavolini posti sul bellissimo prato del Quirinale con i prodotti delle aziende e delle terre sottratte alla mafia. Ma gli invitati saranno comunque 2mila. Il buffet, che lo scorso anno per i 150 anni della Repubblica aveva visto coinvolti i migliori chef della penisola e servite le più prestigiose etichette dello Stivale (Ornellaia, Sassicaia, Picolit, ecc...), sabato sara a base di maglie siciliane e paccheri di Gragnano, il cous cous, il pesto di peperoncini e le melanzane a filetti della Piana di Gioia Tauro, i legumi di Piana degli Albanesi, le mozzarelle delle terre di don Peppe Diana, i tarallini e le friselle pugliesi, le torte con la composta di limoni di Sicilia. Tutto condito con l' olio extravergine d' oliva e il vino dei Centopassi della cooperativa "Placido Rizzotto". Garantito, comunque, un tripudio di tartine, piccola pasticceria e vini italiani di alto livello, a partire dal sempre presente spumante trentino Ferrari che sarà affiancato quest'anno dalle bollicine Franciacorta. Per annullare la cena prevista fino a pochi giorni fa, il Quirinale avrebbe pagato anche una penale alla ditta di catering precedentemente ingaggiata. Giusto il tempo di mandare il comunicato, che al Quirinale si sono visti "bagnare il naso" nientemeno che dai gay del "Pride" in programma a Bologna il 6 giugno: in segno di rispetto e solidarietà con le vittime del terremoto in Emilia, la sfilata non avrà carri addobbati nè impianti amplificati per la diffusione della musica. Una decisione assunta "accogliendo l'iniziativa spontanea di alcune realtà associative che da subito hanno chiesto di  devolvere risorse ai territori colpiti dal sisma e invitando tutte le   altre a fare altrettanto" spiega il comitato organizzatore dell'evento. Gay 1 - Napolitano 0.

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