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Renzi, così si riprende gli 80: stangata su alcol, sigarette e benzina

Lucia Esposito
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Renzi sarà costretto a riprendersi gli ottanta euro che ha dato ai meno abbienti. Sarà costretto perché i conti devono quadrare e da qualche parte bisogna pur prendere i soldi. La notizia è data dal Fatto Quotidiano che sottolinea il rischio concreto di una manovra correttiva in autunno. Il governo deve trovare 20 miliardi solo per gli impegni già presi ma, secondo il quotidiano di Padellaro, c'è un dossier che preoccupa il ministero dell'Economia: è quello sulle clausole di salvaguardia  "vere e proprie mine piazzate dentro i conti pubblici". Le clausole di salvaguardia  sono quelle per cui se la copertura non è certa, ma solo una previsione, danno una specie di salvataggio al governo in quanto si inserisce una clausola tipo: "dovessero mancare i soldi, tagliamo il capitolo di spesa X o aumentiamo la tassa Y". Clausole di salvaguardia: Gli 80 euro di Renzi hanno una clausola di salvaguardia, colpa del solito extra-gettito Iva (650 milion) sul pagamento dei debiti dello Stato. Se quei soldi non entrano? La risposta che dà il Fatto è che entro il 30 settembre il Tesoro aumenterà benzina, sigarette e alcolici. Ma l'aumento delle accise incide sui consumi: quando le sigarette costano di più la gente ne compra meno. Quindi se non bastassero le clausole di salvaguardia, nel bilancio del 2014 ci sono altri pezzi dell'eredità di Letta. Un taglio di spesa da 500 milioni che la legge di stabilità chiede di realizzare entro il 31 luglio e qualche spesa non finanziata tipo le missioni militari e la Cassa integrazione. Anche il bonus Irpef e il taglio Irap hanno qualche difetto di copertura. E così il rischio di una manovra diventa sempre più concreto...

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