Senato, blitz dei Popolari: sostituito Mario Mauro. Lui: "Purghe sovietiche, Renzi ordina e Casini esegue"
Moderati o staliniani? Tra i Popolari per l'Italia è andato in scena un regolamento di conti a tutti gli effetti e il teatro è stata la Commissione per gli Affari costituzionali del Senato. Mario Mauro è stato fatto fuori, sostituito dal compagno di partito Lucio Romano. Una scelta che dovrebbe garantire la maggioranza, dato che in passato fu proprio Mauro a risultare decisivo per far passare l'ordine del giorno del leghista Roberto Calderoli a favore del Senato elettivo. "In pieno stile di purga staliniana un gruppo di senatori" dei Popolari per l'Italia "ha disposto la mia rimozione dalla commissione Affari costituzionali, arrivando a un voto formale preteso da Pier Ferdinando Casini nonostante abbia fatto mettere a verbale la mia disponibilità a votare secondo le indicazioni del gruppo", ha commentato Mauro. "Renzi chiede, Casini esegue - osserva ancora l'ex ministro della Difesa del governo Monti - come si evince dal fatto che già questa mattina il sottosegretario Delrio aveva anticipato a membri del mio gruppo il contenuto di questa imboscata parlamentare. Che grave errore da parte del governo pretendere l'uniformità di opinioni, su una materia delicata come quella costituzionale. Che grave errore per quello che poteva essere il governo della speranza trasformarsi in un soviet da quattro soldi". Mauro sarebbe intenzionato a scrivere una lettera alla presidente della commissione Affari costituzionali, Anna Finocchiaro, e al presidente del Senato, Pietro Grasso, per annunciare le sue dimissioni dal gruppo dei Popolari per l'Italia. Gruppo che, in questo modo, non conterebbe più sul numero di dieci necessario per esistere autonomamente e non potrebbe dunque esprimere un commissario agli Affari costituzionali."Chiaramente il dibattito in commissione è eterodiretto - ha sottolineato il capogruppo M5S in commissione Affari costituzionali al Senato, Giovanni Endrizzi -. Vorrei che adesso parlassero i soloni della democrazia interna". Anna Maria Bernini di Forza Italia, ed ex compagna di Mauro nel Pdl, ha espresso "solidarietà" all'ex ministro "rimosso da un epurator cortese. Se il buongiorno si vede dal mattino...".