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La fiducia in Renzi giù del 3%

Il gradimento del premier crolla in 7 giorni dal 44 al 41%

Matteo Legnani
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Doveva toccare proprio a Enrico Mentana, che non ha mai nascosto le sue simpatie per Matteo Renzi e che la scorsa settimana era stato "ripreso" dall'Authority per le comunicazioni per il troppo spazio (59% del totale delle dichiarazioni politiche) concesso al premier nel corso del suo Tg su La7, annunciare il crollo della fiducia nei confronti del capo del governo. Il consueto sondaggio del lunedì (realizzato per La7 da Emg) sera dice infatti che il Presidente del Consiglio gode della fiducia del 41% degli italiani, con una perdita di ben 3 punti percentuali rispetto a solo una settimana fa, quando l'indicatore era al 44%. Un crollo che si accompagna a un calo del Partito democratico, che in sette giorni passa dal 33,8 al 33,1% delle preferenze pur restando largamente la prima forza politica in vista delle europee del 25 maggio. Giù anche Forza Italia, che lascia sul terreno lo 0,7% e piazzandosi al 19,6%. Significativo che nei giorni scorsi il consigliere politico azzurro Giovanni Toti avesse indicato nel 20% la soglia sopra la quale gli azzurri considereranno un successo la competizione elettorale. Secondo partito secondo mentana è ormai saldamente il Movimento 5 Stelle di Beppe grillo che incassa un altro punto percentuale issandosi al 24,4%. Pressochè stabili il Nuovo centrodestra al 5,1% (+0,2%9 e la Lega al 4,5% (+0,1%), mentre Fratelli d'Italia con un +0,3% approda a quel 4% che vale l'ingresso al Parlamento di Strasburgo. Scende sotto la soglia, invece, la lista di ultra-sinistra Tsipras: 3,8%. 

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