
Il sondaggio: con Matteo Renzi il Pd si è spostato a sinistra

Lo spazio politico italiano è cambiato dallo scorso anno. Posizioniamo i partiti su un asse sinistra-destra secondo quanto gli stessi elettori indicano con voto da uno a dieci («mi sento di sinistra/mi sento di destra»). Possiamo fare un confronto. A sinistra, il Pd passa da un voto medio di 3,9 ad uno di 3,3 e si sposta quasi a ridosso di Sel. Già in occasione delle primarie 2012 i fan di Renzi si percepivano più a sinistra dei bersaniani. Rimane però un grande spazio vuoto che arriva fino a Scelta Civica, che nel corso dell'anno, con 6,0 si è ricollocata in un più naturale centrodestra. Un grande buco di rappresentanza nell'area del centrosinistra moderato. Non ci si faccia ingannare dal valore del M5S: Quel 4,9 è il risultato di una media composta dalle due anime del partito, assai lontane fra di loro. Quasi la metà dei grillini si sente di sinistra e che si da un voto medio di 3,0 (Sel è 2,8). Di converso, quasi il 40% invece, con il 7,7, si sente di destra. Una situazione delicata e che ci ricorda come il Movimento non possa allearsi con nessun partito, tanto meno col Pd, pena il dimezzamento. Lo spazio del centrodestra risulta meglio presidiato. Se nel 2013 gli elettorati del Pdl, di Fratelli d'Italia e della Lega Nord si sovrapponevano, oggi sembrano essere meglio posizionati. Con la nascita del Nuovo Centro Destra (7,0) si è colmato quello spazio moderato che anni fa competeva a Forza Italia. Il nuovo Berlusconi, invece, resta più a destra: 7,7, come il Pdl l'anno prima. Ancora più in là, FdI con un valore non dissimile simile a quello della An degli inizi. In chiusura, con l'8,2, la Lega Nord. Partito che a metà anni '90 era al 5,6. «Né di destra, né di sinistra», dicevano gli stessi militanti. Rimane da sottolineare come, almeno dal grafico, appaia forzata l'alleanza tra un Pd sempre più di sinistra ed il gruppo Sc/Udc/Ncd. di Arnaldo Ferrari Nasi
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