Il ministro degli Esteri
Siria, Luigi Di Maio: "Non deve essere militare la risposta alla crisi"
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L'Italia crede che "non debba essere militare la risposta alla crisi siriana". Luigi Di Maio in una informativa alla Camera ha sottolineato che "la storia ci ricorda come l’intervento militare abbia finito per alimentare ulteriori destabilizzazioni in favore di un successivo riassestamento locale della minaccia: gli scenari libico e iracheno ne sono la palese testimonianza". Il ministro degli Esteri ha anche espresso "la profonda gratitudine" dell’Italia ai curdi siriani per la loro lotta all’Isis. "La minaccia di Daesh resta gravissima e concreta". "È grazie al contributo determinante delle forze curde - ha riconosciuto il titolare della Farnesina - che si è riusciti a eliminare della minaccia territoriale" del califfato,"i risultati della coalizione anti Daesh non sarebbero mai stati raggiunti senza il contributo dei curdi siriani". Quindi ha ribadito che l’offensiva turca "rischia di vanificare quanto fin qui acquisito, intaccando la capacità delle forze curde di sorvegliare le strutture in cui sono detenuti migliaia di foreign fighters, creando terreno fertile per una recrudescenza del fenomeno terroristico". Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev