Il piano del governo

Danilo Toninelli, lo schiaffo in aula ad Autostrade: "Pagheranno il nuovo ponte, non lo rifaranno"

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Gino Coala

Sulla ricostruzione del ponte Morandi di Genova, il governo Lega-M5s sembra non aver cambiato idea. Nella relazione alla Camera del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli ha chiarito: "Non sarà Autostrade per l'Italia a ricostruirlo. La ricostruzione sarà affidata a un soggetto pubblico, ma a pagare i costi sarà la società concessionaria Aspi". Secondo Toninelli sarebbe stato sostanzialmente inopportuno affidare i lavori di ricostruzione ad Autostrade, anche se la società si era offerta di ricostruirne uno di acciaio in otto mesi: "Il governo è compatto nel ritenere che i lavori di ricostruzione del ponte non possano essere affidati ed eseguiti da chi giuridicamente aveva la responsabilità di non farlo crollare. Lasciare ad Autostrade per l'Italia - ha aggiunto il ministro - la ricostruzione del viadotto sarebbe una follia e irrispettoso nei confronti dei familiari delle vittime. La ricostruzione va affidata a un soggetto a prevalente o totale partecipazione pubblica dotato di adeguate capacità tecniche, mantenendo in capo al concessionario l'ovvio onere dei costi. L'integrale finanziamento dell'opera da parte della società concessionaria rappresenta solo una minima parte del risarcimento dovuto e non ha nulla a che vedere con la procedura di decadenza dalla concessione. Sulla ricostruzione del ponte dovrà esserci il sigillo dello Stato".