Un convegno organizzato da Confindustria Giovani con Deloitte&Touche

Imprese, territori, giovani: a Reggio Emilia storie di saper fare

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Reggio Emilia, 14 mar. (askanews) - Artigianalità, intelligenza artificiale e ricerca dell'eccellenza: sono questi i temi al centro del convegno "Esperienze - Imprese di territori. Racconti del saper fare", che si è tenuto a Reggio Emilia e organizzato dai Giovani imprenditori di Confindustria Reggio Emilia, alla presenza della presidente nazionale.

"I giovani - ha detto ad askanews Maria Anghileri, presidente dei Giovani imprenditori Confindustria - hanno voglia di fare impresa, di mettersi in gioco. Quello che è necessario è che ci sia un miglioramento nell'accesso al credito. Più semplificazione, meno burocrazia e più uniformità a livello europeo. Siamo qui a Reggio Emilia, ci sono tanti giovani imprenditori. Nel gruppo giovani sono iscritti più di 10.000 imprenditori giovani, quindi noi ci siamo, siamo entusiasti, abbiamo voglia di fare".

I giovani sono stati al centro dei discorsi, anche alla luce del modo in cui cambiamo le esigenze e le aspettative di chi si affaccia al mondo del lavoro. E le aziende guardano ai modi in cui individuare i talenti, grazie anche al supporto di società come Deloitte&Touche, che ha contribuito all'organizzazione e osserva le aspettative dei giovani, che partono innanzitutto da una giusta retribuzione e da un percorso di sviluppo basato sul merito.

"A questi due caposaldi, che da sempre hanno guidato il mondo del lavoro giovanile - ci ha detto Valeria Brambilla, amministratore delegato di Deloitte&Touche Spa - se ne sono aggiunti altri tre. Il primo è la flessibilità e intendo flessibilità di tempo, quindi un mix tra lavoro in remoto e lavoro in presenza e la flessibilità di orario. E l'altro aspetto è invece l'attenzione dell'azienda allo sviluppo sostenibile del pianeta. Quindi sono molto attenti a selezionare aziende che sono particolarmente accurate. nella gestione del Climate change. Ma l'ultimo aspetto che notiamo essere il più forte e permettetemi di dire anche il più positivo, è quello che devono trovare nel lavoro uno scopo, uno scopo, uno scopo non solo per se stessi e non solo devono rendersi utile per l'azienda per la quale lavorano, ma si devono sentire utili per la società in cui vivono".

E la prospettiva di uno sviluppo economico capace di procedere di pari passo con lo sviluppo del pianeta è stato un altro dei fili rossi che hanno attraversato il dibattito, che si è anche mosso lungo parole chiave come riconoscibilità, artigianalità, innovazione, futuro digitale e intelligenza artificiale.