Presentato a Roma con direttore artistico Vanzina, presidente Borelli

Al Festival del Cinema di Pompei identità culturale e film verticali

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Roma, 19 dic. (askanews) - Nasce il Festival Internazionale del cinema di Pompei, un grande evento in programma dal 3 all'8 giugno 2025 che vuole esplorare le diverse identità culturali in un mondo sempre più globalizzato. Identità senza nazionalismi, tiene a precisare Enrico Vanzina, celebre regista, sceneggiatore e produttore cinematografico intervenuto alla presentazione alla Casa del Cinema di Roma in veste di direttore artistico del neonato festival:

"Non in maniera nazionalistica, assolutamente no", ha spiegato ad askanews Vanzina, 75 anni. "L'identità culturale è qualcosa di molto importante, perché il cinema è una zona di riflessione, di libertà soprattutto", ha aggiunto. "Il cinema mi ha dato tanto, a me e alla mia famiglia, ed è il momento di ridare indietro qualcosa", ha aggiunto.

Sei giorni di cinema e cultura in uno dei luoghi simbolo eterno di bellezza e memoria storica, un festival che guarda al cinema per creare nuove connessioni senza perdere le nostre radici. La gestione progettuale è affidata dalla presidente del Festival, Annarita Borelli:

"Abbiamo la rassegna principale, quindi con la partecipazione di film a concorso provenienti da tutto il mondo, sull'identità culturale. Abbiamo una serie di corti, abbiamo in maniera molto innovativa una sezione ai film dedicati al verticale, film girati in verticale e trasmessi in verticale", ha rivelato.

Cortometraggi che renderanno omaggio al territorio campano e all'Italia, mentre lo stesso formato verticale, che potrebbe far sobbalzare qualche cinefilo, sarà utilizzato in un laboratorio creativo per realizzare un film in tempo reale della prima edizione del festival.

"Poi avremo una sezione retrò e una dedicata ai film d'autore, uno per ogni giorno, sempre film identificativi con la tutela dell'identità culturale", ha concluso Borelli.

A Pompei infine non poteva mancare una sezione per film o docufilm a carattere archeologico e sezioni di studio su "Cinema e linguaggio" con la partecipazione di luminari dell'Accademia della Crusca.

"Tantissime cose, con grande umiltà, sarà un piccolo grande festival", ha commentato Vanzina.