Oltre 100 fra Stati e organizzazioni: si decideranno obblighi legali
Storica udienza a Corte di giustizia Onu dell'Aja sul clima
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L'Aja, 2 dic. (askanews) - Al via un'udienza storica sul clima alla Corte di Giustizia Internazionale dell'Aja. Il massimo organo giurisdizionale delle Nazioni Unite ha il compito di definire quali sono gli obblighi legali dei Paesi per proteggere il pianeta dal cambiamento climatico e aiutare le nazioni più vulnerabili a combatterne l'impatto devastante.
Di fronte alla Corte oltre 100 fra Stati e organizzazioni, il numero più alto di sempre. In prima linea le isole del Pacifico, molte delle quali rischiano di scomparire a causa dell'innalzamento dei mari; da anni chiedono all'Onu di intervenire in modo più efficace.
"L'esito di questo procedimento si ripercuoterà sulle generazioni, determinando il destino di nazioni come la mia e il futuro del nostro pianeta", ha detto aprendo le udienze Ralph Regenvanu, inviato speciale di Vanuatu, arcipelago del Pacifico.
La Corte Onu darà un parere consultivo non vincolante, ma gli attivisti sperano che abbia comunque conseguenze importanti per la lotta al cambiamento climatico, anche legalmente.
"Speriamo che questo possa davvero essere una spinta, una spinta in avanti, un cambiamento di passo per i negoziati sul clima in modo che la Corte affermi che gli stati hanno obblighi legali che devono allinearsi con i diritti umani", dice Jule Schnakenberg, dei giovani per la giustizia climatica.
Il procedimento sarà però molto lungo: per la sentenza ci vorranno mesi, se non anni.