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Gino Cecchettin smorza polemiche, "l'importante è affrontare il fenomeno"

Roma, 19 nov. (askanews) - "Elena ha un punto di vista completamente diverso" da quello del ministro Valditara: così Giulio Cecchettin, padre di Giulia uccisa dal fidanzato un anno fa, sulle parole dell'altra figlia Elena che ha criticato l'intervento di Valditara che aveva parlato di "patriarcato finito" legalmente almeno nel 1975 con il nuovo diritto di famiglia. Il ministro dell'Istruzione lo ha detto ieri in un intervento mandato proprio all'inaugurazione della Fondazione Cecchettin in memoria di Giulia.

Gino Cecchettin parla all'indomani, a margine del convegno #Nessunascusa organizzato all'università Luiss contro la violenza sulle donne. Elena, ha detto Cecchettin, "chiaramente non può che sentirsi offesa da alcune parole e ha voluto rispondere da Elena, e da una venticinquenne non ci possiamo che aspettare una risposta di questo tipo. Per quanto mi riguarda come ho detto ieri il ministro ha descritto molto bene le problematiche che affliggono la nostra società. Ma posso anche dire che i professionisti descrivono il patriarcato esattamente come l'ha descritto il ministro. Questione di punti di vista, l'importante è essere d'accordo su come affrontare il fenomeno".

"Non si può chiedere a un padre quanto manca Giulia. Tantissimo" ha aggiunto Cecchettin. E sul fallimento della lotta contro la violenza: "perché è un processo radicato e come tutte le cose radicate ha bisogno di tempi e metodi per essere riconosciuti e combattuti".

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