Esce per Giunti "La montagna nel lago": dall'oggi a Salò
I misteri di Montisola nel nuovo romanzo di Jacopo De Michelis
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Milano, 13 nov. (askanews) - Dopo la Stazione Centrale di Milano Jacopo De Michelis racconta, con la sua capacità di unire storia e thriller, una altro luogo d'Italia: Montisola sul lago d'Iseo. Abbiamo incontrato lo scrittore nella libreria Giunti di via Vitruvio a Milano per parlare con lui del suo nuovo romanzo "La montagna nel lago". "Partendo da dei ricordi di infanzia, di una breve vacanza che avevo trascorso lì quando avevo 10 o 11 anni - ha detto De Michelis ad askanews - ho cominciato a leggere e a informarmi su quel posto scoprendo una realtà estremamente suggestiva, affascinante, ricca di usanze e tradizioni particolari. Quando ho scoperto anche una serie di fatti storici accaduti durante gli anni della Repubblica di Salò, ho capito che era il luogo giusto dove ambientare la mia nuova storia".
Al centro del racconto un giornalista, Pietro Rota, originario di Montisola, che lì ritorna dopo 12 anni di assenza per aiutare il padre, sospettato di un feroce delitto. Nel farlo il protagonista comincia a scavare nel passato, e così facendo la storia diventa più oscura e la narrazione avvincente. "Durante quest'indagine - ha aggiunto lo scrittore - Pietro capisce che le radici di quel delitto affondano molto indietro nel tempo, appunto agli anni della Seconda Guerra Mondiale e che i luminosi paesaggi del lago che lui conosce nascondono in verità nel loro passato ombre molto scure e cupe".
Ricco di dettagli che sono frutto di lunghe ricerche, "La montagna nel lago" è un libro di quasi 600 pagine, che arriva in un contesto di abitudini, anche culturali, sempre più improntati alla brevità e all'immediatezza tipica della vita all'epoca digitale. Ma la lettura ha la forza di essere anche positivamente inattuale. "La lettura - ha concluso Jacopo De Michelis - è una dimensione ormai altra e comunque anche una storia molto lunga, se riesce a coinvolgere, ad appassionare, se il lettore comincia a provare empatia per i personaggi, le dimensioni e la lunghezza della storia, più che un difetto, diventano un'ulteriore attrazione".
Che prende anche la forma dei misteri inquietanti di Montisola.