Il viceministro dell'Industria: "piano d'emergenza" per il settore
Francia, nuove proteste dei dipendenti Michelin contro le chiusure
Il tuo browser non supporta il tag iframe
Clermont-Ferrand (Francia), 8 nov. (askanews) - In Francia nuova protesta dei dipendenti della Michelin che si sono riuniti davanti alla sede di Clermont-Ferrand, la fabbrica principale dell'azienda produttrice di pneumatici, contro il piano di licenziamenti annunciato dal gruppo, che prevede la chiusura dei due stabilimenti di Vannes e Cholet, che impiegano 1.254 persone, entro l'inizio del 2026.
Il viceministro francese dell'Industria, Marc Ferraci, ha annunciato un "piano d'emergenza per l'industria automobilistica su scala francese ed europea".
"Come sappiamo - ha detto - l'industria automobilistica si trova ad affrontare una concorrenza non sempre leale, non sempre corretta da parte della Cina e talvolta di altri Paesi. Il ministro Antoine Armand e io siamo impegnati a trovare soluzioni strutturali a questi problemi. Attualmente stiamo lavorando a proposte che formalizzeremo e pubblicheremo nelle prossime settimane per un piano di emergenza per l'industria automobilistica sia a livello francese che europeo. All'inizio di questa settimana ho incontrato le mie controparti tedesche - anche se la situazione in Germania è delicata - per informarle di queste proposte, e cercheremo di convincere tutti i nostri partner europei della necessità di intraprendere un'azione strutturale, con misure di sostegno alla domanda, agli investimenti e misure di protezione commerciale che riguardino l'intero settore".
Michelin, che impiega quasi 19.000 persone in Francia, ha dichiarato che le chiusure sono diventate "inevitabili" a causa della concorrenza dei produttori di pneumatici asiatici e del "peggioramento della competitività dell'Europa", in particolare a causa dell'inflazione e dell'aumento dei prezzi dell'energia.