Confronto tra D'Amato, Bianchi e Rocca nella sede de Il Tempo

Regionali Lazio, su sanità e rifiuti è battaglia tra i candidati

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TMNews

Roma, 1 feb. (askanews) - Le Regionali si avvicinano e i candidati alla Presidenza del Lazio intensificano la battaglia elettorale. In un confronto nella sede del quotidiano Il Tempo, il candidato del centrosinistra Alessio D'Amato, quella del M5s Donatella Bianchi e il candidato del centrodestra Francesco Rocca si sono sfidati sui temi più caldi della regione: rifiuti e sanità.

D'Amato ha insistito sulla forza dei risultati conseguiti dalla Regione Lazio durante la pandemia, sostenendo la necessità di una continuità nel governo regionale per concretizzare i tanti progetti legati al Pnrr "e soprattutto contrastare questa riforma che dividerà l'Italia che è la proposta Calderoli, che inciderà molto anche sulla sanità e sulla scuola, ecco perché io sono fortemente contrario".

Anche Bianchi, che ha insistito sull'importanza della sanità territoriale, è stata tranchant sul Ddl Calderoli: "L'Autonomia differenziata sarebbe veramente un disastro per la regione Lazio quindi è da respingere, così come è da respingere nel resto d'Italia, questa è la posizione ufficiale del M5s perché dividerebbe, spaccherebbe il Paese e separerebbe regioni di serie A da regioni di Serie B e tutto questo non aiuta in un momento difficile come questo".

Il candidato del centrodestra Rocca ha contestato la bontà dei risultati sulla sanità della Giunta Zingaretti e in particolare il progetto di D'Amato di trasformare il Forlanini in una cittadella della salute. Sull'autonomia regionale invece, Rocca si è mostrato disponibile: "Se c'è il tema della spesa storica ovviamente mi preoccupa perché potrebbe creare cittadini di serie A e di serie B. Se invece si tratta di avvicinare l'amministrazione ai cittadini questa mi vede favorevole".

Sul tema dei rifiuti e del termovalorizzatore di Roma, con Bianchi totalmente contraria e D'Amato che l'ha definito "utile", è invece andata in scena la plateale divisione tra M5s e Pd, che aveva già determinato il naufragio dell'esperienza del campo largo nella regione che l'aveva inaugurato.