Il presidente della Camera ricorda il giurista ucciso a Auschwitz
Shoah, Fontana: morte Carlo Finzi monito su "banalità del male"
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Roma, 26 gen. (askanews) - La Camera dei deputati onora il Giorno della Memoria ricordando un suo funzionario, l'avvocato Carlo Finzi, che lavorò a Montecitorio per 37 anni. Pochi anni dopo il suo pensionamento, rimase vittima del rastrellamento tedesco dell'ottobre 1943, e trucidato subito dopo l'arrivo ad Auschwitz con la moglie e i loro tre figli.
Nato a Firenze nel 1876 Finzi entrò alla Camera nel 1898 come aiuto stenografo. Qui svolse la sua intera carriera professionale fino a diventare direttore dei servizi di revisione, statistica legislativa e stenografia. La sua preparazione ed esperienza giuridica e amministrativa ne
fecero nel tempo un punto di riferimento per i parlamentari e per i colleghi funzionari e queste queste sue qualità si ritrovano in toto nel libro che pubblicò nel 1934, "L'autonomia amministrativa ed economica delle Assemblee legislative'"
Come ha spiegato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana...
ITW "CARLO FINZI GIURISTA...
IN: 03:10 "IL TEMA ERA DELICATO..."
OUT: 03:39 "... LIBERALE CALSSICO".
"Il tema era delicato perché in quegli anni il regime
fascista, consolidando il suo potere, tendeva a circoscrivere
sempre più l'autonomia delle camere. La stessa idea di creare la
Camera dei fasci e delle corporazioni nel 1939 non lo troverà
d'accordo, essendo lui un uomo del Risorgimento e quindi convinto estimatore delle forme dello Stato liberale classico".
Per questo la Camera ha ritenuto che ripubblicare nel Giorno della Memoria quel libro fosse un dovere morale e un sentito tributo al ricordo di questo suo funzionario.
ITW "CARLO FINZI GIURISTA
IN: 04:31 "che la sua morte..."
OUT: 04:42 "... Vi ringrazio".
"Che la sua morte sia un monito perenne affinché la 'banalità del male' non si riproponga mai più. Vi ringrazio".
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