A "Edith, una ballerina all'inferno" l'Impact Award al Festival

Shoah, da Giffoni alla Rai il film su Edith Eva Eger

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Milano, 23 gen. (askanews) - Arriva sulla Rai "Edith, una ballerina all'inferno", film sulla vita di Edith Eva Eger, ballerina ungherese sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, presentato in anteprima al Giffoni Film festival dove ha vinto l'Impact Award.

Il film, prodotto da Violet Moon e MoKa verrà trasmesso in prima serata su Rai Scuola nella Giornata della Memoria, il prossimo venerdì 27 gennaio alle 20.

Liberamente tratto dalla storia di Edith Eva Eger, il film porta la firma di Emanuele Turelli (autore e sceneggiatore), di Marco Zuin (regista), di Lorenzo Pezzano (direttore della fotografia), con la partecipazione, come attori principali, di Marco Cortesi e Mara Moschini, già noti al pubblico per "Ruanda", "Il muro" e la serie "Green Storyteller". L'idea di sviluppare la storia della giovanissima Edith in un film è di Riccardo Viviani e Claudia Ziliani, rispettivamente direttore organizzativo e produttore esecutivo di Violet Moon.

Il film ripercorre le vicissitudini di una sedicenne ungherese (oggi 95enne, autrice del best seller "La scelta di Edith") dalla segregazione razziale nell'Ungheria occupata dai nazisti, alla persecuzione per motivi ideologici e religiosi, fino all'arresto, nel 1944, preludio per la deportazione verso il complesso concentrazionario di Auschwitz.

Dalla vita "libera" e un'infanzia passata fra gesso di punta e sbarre di danza, agli accadimenti di un'adolescenza sempre in salita. Dal sogno di esibirsi all'Opera di Budapest, allo squallore di una baracca del settore femminile di Birkenau. Dalla vita spensierata di una bambina sognatrice, alle marce della morte, fino al momento della liberazione, che per Edith e la sorella Magda arriverà miracolosamente in un sottocampo di Mauthausen, quando furono estratte da un cumulo di cadaveri da due soldati americani, il 4 maggio del 1945.

Edith riuscirà a salvarsi e salvare il suo gruppo di deportate grazie alla sua passione per la danza, l'unico appiglio allo status di essere umano. Grazie a quella passione, la protagonista (interpretata dalla diciassettenne Viola Turelli, ballerina al suo esordio nel settore cinematografico) troverà il coraggio di danzare di fronte al terribile Mengele (Romeo Tofani), guadagnando cibo aggiuntivo per lei e le compagne. La colonna sonora originale (composta da Daniele Gozzetti) con suoni e atmosfere che ricostruiscono quelli della cosiddetta "orchestra di Auschwitz", attiva nel lager della Polonia occupata dal 1941 al 1945.

"Nel teatro come nel cinema - ha spiegato Emanuele Turelli - possiamo raccontare molte storie emozionanti ed efficaci, ma quelle che vale realmente la pena raccontare sono le storie vere che possono contribuire a migliorare un po' il mondo di chi le ascolta o le vede e quella di Edith è una storia con queste caratteristiche. È il grande contributo che gli artisti di ogni arte danno all'ambito della Memoria e della crescita sociale delle comunità".

"Sono felice che la Giornata della Memoria venga ricordato con un film presentato e premiato a Giffoni - ha commentato il direttore generale del festival, Jacopo Gubitosi - è un orgoglio anche per la nostra Impact! che, per prima, ha potuto ammirare la validità e l'importanza di questo film, premiando Edith con il riconoscimento più prestigioso di questa sezione. Dopo il festival, grande è stato il successo attribuito da stampa e critica all'opera, non ultimo il traguardo della messa in onda in prima serata su Rai Scuola che conferma la validità di questo lavoro in cui, da subito, abbiamo creduto".