Sono rimasti solo 5 medici. L'Oms manda dei medicinali
La dottoressa che visita in pazienti a Bakhmut sotto le bombe
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Bakhmut, 12 gen. (askanews) - Elena Molchanova è uno dei cinque medici di base rimasti operativi a Bakhmut, la città ucraina orientale devastata da mesi di attacchi russi. Una situazione non semplice, perchè non sempre è in grado di curare tutti i pazienti.
"Per il momento abbiamo abbastanza scorte, riceviamo farmaci dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità per il cuore, la febbre, le ferite, antibiotici, anticonvulsioni".
"Alcuni pazienti non possiamo curarli, molti prendono medicine psichiatriche e quelle non le abbiamo. Diamo quello che abbiamo".
Poi, fra i suoi pazienti anche Tatiana che si prende cura di un vicino 81enne cieco e sordo.
"Non me ne vado. Sono nata e cresciuta qui e poi avrei paura di portarmi dietro quest'uomo anziano, non è in condizione di viaggiare".
Quando ci sono bombardamenti Elena Molchanova si rifugia in cantina:
"Ecco qui, ci viviamo in 5". E se i bombardamenti peggiorassero, e se arrivassero i russi?" "I russi non verranno, perché dovrebbero venire?".