Al 70% nel 2035. Oggi la capitale è al 45,2%

Il piano rifiuti di Gualtieri a Roma: nel 2030 65% differenziata

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Roma, 4 ago. (askanews) - Un ambizioso piano rifiuti per Roma, che vorrebbe portare la raccolta differenziata al 65% entro il 2030: lo ha presentato il sindaco della capitale, il dem Roberto Gualtieri. Obbiettivo differenziata che sale al 70% nel 2035; oggi la capitale è appena al 45,2, contro una media nazionale del 61,3.

"In particolare siamo molto inefficienti nell'intercettare la plastica il vetro i materiali ferrosi e anche l'organico" spiega il sindaco. "A Roma solo il 9% dei rifiuti viene trattato nella città e in impianti di AMA, più del 91% viene trattato da impianti non pubblici e non a Roma"

Una situazione surreale per il sindaco, senza eguali per inefficienza, impatto ambientale negativo, costo smisurato. Anche nelle vesti di Commissario straordinario di Governo Giubileo 2025, Gualtieri annuncia cinque impianti, due per la selezione delle frazioni secche, carta e plastica; 2 di digestione anaerobica; e poi la costruzione del tanto discusso termovalorizzatore, impianto da 600 mila tonnellate, dove andranno gli scarti della raccolta differenziata.

Un investimento da 700 milioni soggetto a una procedura di gara aperta a tutti. E nell'immediato? Indispensabile, ripete il sindaco, trovare soluzioni stabili per convogliare i rifiuti, in una crisi peggiorata dopo l'incendio dell'impianto di Malagrotta: "Stabilizzare da subito gli sbocchi in attesa del completamento della raccolta ci consentirà di migliorare da subito anche la raccolta".

A parte il futuro, infatti, restano le condizioni attuali della capitale con le strade invasa dalle erbacce e la carenza di pulizia quotidiana. "Noi abbiamo messo in strada più mezzi e più uomini e continueranno a crescere nelle prossime settimane a partire dal nuovo sistema di spazzamento e pulizia delle strade e raccolta accanto ai cassonetti" assicura Gualtieri. Ma""Gli obbiettivi di eccellenza che ci poniamo per Roma, e dico di eccellenza non di superamento dell'emergenza, non sono obbiettivi che si possano raggiungere in pochi giorni o pochi mesi; chi lo dice mente".

E l'assessora all'ambiente e al ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi chiosa: "una cosa la voglio dire, se questa città è in queste condizioni è perché per anni non si è mai pensato a una politica di lungo termine".