Tredici brani omaggio alle canzoni italiane
"La musica che ci gira intorno", il nuovo album di Paolo Belli
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Roma, 3 mag. (askanews) - Esce il 6 maggio "La musica che ci gira intorno" (PB Produzioni / Artist First), il nuovo album di Paolo Belli a nove anni di distanza da "Sangue Blues" (disponibile sia su supporto fisico che sulle piattaforme digitali). Un ritorno in grande stile per il musicista che si è "voluto fare un super regalo" per festeggiare i suoi 60 anni. Il disco contiene 13 canzoni di successo del panorama italiano in un arco temporale che va dalla fine degli anni Sessanta alla metà degli anni Novanta.
"E' un album che mi rende molto fiero e orgoglioso perché è stato fatto in stile grande orchestra e poi perchPé mi permette di ringraziare tutti quegli artisti che hanno influenzato la mia vita artistica. Alcuni maestri omaggiati e non ho avuto solo la fortuna di avere la Belli band ma anche avuto l'occasione di collaborare con Arisa, Stefano Fresi e Juan Carlos Albelo Zamora".
L'album è una vera chicca e vede la partecipazione del polistrumentista cubano Juan Carlos Albelo Zamora nei brani "Che sarà" dei Ricchi e Poveri (1971) e "La prima cosa bella" di Nicola di Bari e dei Ricchi e Poveri (1970); dell'attore Stefano Fresi in "Ma come fanno i marinai" di Lucio Dalla e Francesco De Gregori (1978) e Arisa in "Vorrei incontrarti tra cent'anni" di Ron e Tosca (1996). Nella tracklist, "L'italiano", successo di Toto Cutugno del 1983, "Natale" di Francesco De Gregori (1978), "La musica che gira intorno" di Ivano Fossati (1983), "La voce del silenzio", canzone presentata al Festival di Sanremo 1968 da Tony Del Monaco e Dionne Warwick, "Futura" di Lucio Dalla (1980), "Viaggi e miraggi" sempre di De Gregori (1992), "Parlare con i limoni", perla di Enzo Iannacci del 1987, "L'anno che verrà" ancora di Dalla (1979) e "Va bè (se proprio te lo devo dire)" di Vasco Rossi (1979).
Tutti i brani, eseguiti con la sua Big Band (composta da sedici elementi), hanno un suono sùbito riconducibile allo stile di Belli, tra swing, jazz e latin. "Ho voluto rendere omaggio alla musica in stile grande orchestra suonando questi pezzi come non ci si deve dimenticare di fare, nonostante io sia un amante delle nuove tendenze e del modo di eseguirle. E sono contento di aver fatto esercitare la propria arte a dei super musicisti che collaborano con me da 30 anni e che, nonostante tutto, continuano e mi permettono di eseguire i brani esattamente come me li immaginavo". Il disco è prodotto da Paolo Belli e Fabrizio Brocchieri per PB Produzioni.
Giovedì 5 maggio Paolo Belli sarà in concerto al CAP 10100 di Torino e il 6 maggio doppio appuntamento al Blue Note di Milano (il tempio del jazz) per presentare al pubblico il nuovo disco insieme alla Big Band.