In ripresa traffico febbraio ma pesa Ucraina e Omicron 2

Aeroporti, Borgomeo: istituzioni sostengano sfida transizione

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TMNews

Roma, 1 apr. (askanews) - A febbraio, traffico aereo in ripresa negli aeroporti italiani, anche se per i passeggeri il calo è ancora del 38,3% rispetto ai livelli prepandemia. Meglio il cargo che ha fatto registrare un incremento dell'8,4% rispetto ai volumi del 2019. Uno scenario complesso come spiega il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo: "Il cargo sta avendo risultati imprevedibili e straordinariamente importanti. Per quanto riguarda i passeggeri, da segnalare due cose: la conferma della ripresa del Sud e delle isole, evidentemnte connessa soprattutto al turismo e una ripresa un po' meno lenta del traffico internazionale, grazie al fatto che ci sono un po' meno vincoli dei passeggeri che effettivamente sono stati un po' pesanti. Complessivamente, non ci fosse stato Omicron 2 e non ci fosse stata la guerra in Ucraina, probabilmente avremmo raggiunto i livelli del 2019 già all'inizio del 2024. Dovremo aspettare un altro po'".

Gli scali italiani devono inoltre affrontare la sfida della transizione ecologica e per farlo gli aeroporti hanno delle richieste ben precise alle istituzioni, come prosegue Borgomeo: "Faccio una battuta un po' forte, chiedono che le istituzioni ragionino, perché sembrano non ragionare. Da una parte chiedono giustamente e noi siamo impegnatissimi su questo, che gli aeroporti e il sistema del trasporto aereo in generale, sia più sostenibile, dall'altra parte ci negano qualunque sostegno e gli aeroporti da soli non possono affrontare questa sfida. C'è bisogno che rivedano queste posizioni politiche che, sia a livello nazionale che a livello comunitario, è un po' contraddittoria".

"Ci possono essere posizioni giuste e sbagliate, però alla fine la verità vince. Questa posizione politica è una posozione contraddittoria".