La protesta di attiviste davanti al Parlamento dell'emirato arabo

In Kuwait vietato il ritiro di yoga alle donne perché "indecente"

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TMNews

Roma, 8 feb. (askanews) - In Kuwait il ritiro di yoga delle donne è "indecente" e non si può fare. Per questo motivo decine di manifestanti hanno protestato contro la sospensione dell'evento condannato dai conservatori, una mossa che ha sollevato parecchi malumori nel piccolo emirato.

Le attiviste si sono date appuntamento il 7 febbraio per un sit-in davanti al Parlamento di Kuwait City chiedendo il diritto di esercitare questa attività.

"Stare sedute per terra è un modo di esprimere la propria opinione - spiega ad Afp Hadeel Buwrais, attivista per i diritti umani - mentre l'idea dello yoga è un'idea simbolica, che ha portato all'intervento dei parlamentari nelle libertà delle persone".

"Il Kuwait è uno Stato civile governato da una costituzione

- aggiunge la collega Karima Karam - che garantisce uguaglianza tra uomini e donne".

L'organizzatrice Eman al-Husseinan ha annunciato la sospensione dell'evento il 3 febbraio, denunciando di non aver ricevuto un permesso delle autorità, il giorno dopo che il deputato Hamdan al-Azmi in un tweet ha definito il ritiro "pericoloso". Il deputato rivolgendosi al ministro dell'Interno ha chiesto di mettere fine a "una pratica aliena alla nostra società conservatrice".

"Non è una questione di sport, anche se è importante", ha affermato l'attivista e docente universitaria Ibtihal al-Khatib, che ha partecipato alla manifestazione su Erada Square. "Se rinunciamo, vedremo ancora più regressione", ha messo in guardia.

Anche se in passato numerose donne hanno ricevuto incarichi governativi o parlamentari, nell'ultima legislatura nessuna donna ha ottenuto un seggio in parlamento, attualmente dominato dall'opposizione islamista.