"NOn capisco le accuse, i soldi sono ancora lì"
Becciu si difende: tutto un equivoco ma non sto sfidando il Papa
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Roma, 25 set. (askanews) - "È un equivoco". Si è difeso in una conferenza stampa il cardinale Angelo Becciu, dopo la decisione del Papa di togliergli i diritti connessi al cardinalato e di farlo dimettere da prefetto della
Congregazione vaticana per le Cause dei Santi. Sotto indagine i 100mila euro dati alla Caritas di Ozieri, la sua diocesi, "transitati sul conto della cooperativa Spes, braccio operativo della Caritas di cui è presidente mio fratello" ha spiegato Becciu, specificando che i soldi erano destinati ai poveri. "Non capisco come mai vengo accusato di peculato, quei soldi sono ancora lì", ha detto, raccontando poi come si è svolto il colloquio col Papa.
"È stata una sorpresa, ero andato a presentargli i decreti sulla canonizzazione dei Santi e lui mi ha detto che aveva una cosa che aveva nel cuore che doveva dirmi, che gli costava tanto, è stata una sofferenza per lui e anche per me".
"Non è una sfida al papa, manifesto amore e fedeltà al Papa, è solo per chiarire. Mi sembrava giusto che esponessi le cose come stanno per chiarezza e perché ognuno ha diritto a manifestare la propria innocenza", ha concluso.