"Indagine rapida sull'esplosione", morti saliti ad almeno 137

Macron a Beirut per le strade distrutte: "Il Libano non è solo"

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TMNews

Beirut, 6 ago. (askanews) - "Il Libano non è solo" ha detto il presidente francese Emmanuel Macron arrivando al porto di Beirut, in Libano, dove ha visitato il luogo delle devastanti esplosioni che hanno causato almeno 137 morti e 5.000 feriti.

Macron si è poi recato a piedi nei quartieri distrutti per vedere con i suoi occhi i danni e incontrare i sopravvissuti e ha risposto alle richieste di aiuto affermando di voler "proporre un nuovo patto per il Libano" negli incontri con le autorità.

"Il primo obiettivo di questo viaggio è quello di portare tutta la solidarietà della Francia e del popolo francese al popolo libanese" ha detto dopo essersi incontrato al palazzo presidenziale con il presidente Michel Aoun, il premier Hassan Diab e il presidente del parlamento Nabih Berri.

Un colloquio in cui ha sottolineato l'importanza di "un'indagine rapida e trasparente" sulle cause dell'esplosione al porto, oltre a sollecitare forti iniziative politiche per risolvere la crisi economica in atto in Libano

"Ho parlato con franchezza ai tre presidenti della necessità di combattere la corruzione, attuare le riforme, condurre

un'indagine trasparente su quanto sta accadendo nel sistema

bancario e portare avanti il dialogo con il Fondo monetario

internazionale - ha aggiunto il presidente - il Libano soffre da anni per una crisi economica e finanziaria per la cui soluzione sono necessarie serie iniziative politiche".