Serve innovazione, temo però proliferare spesa pubblica
Cara Italia ti scrivo, Testa (Sorgenia): fondamentale ripartire
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Roma, 4 ago. (askanews) - "Non sono tra quelli che pensano che le crisi siano sempre una occasione per fare qualcosa di meglio. Penso che le cose migliori si sono sempre fatte nei periodi di prosperità, di pace, di tranquillità dell'umanità. Quindi questa aspettativa messianica per cui grazie al Coronavirus usciremo tutti migliori e finirà tutto bene non la condivido molto. Anzi, sono piuttosto pessimista, perchè questa crisi sta lasciando dietro di sè montagne di cadaveri, non solo di morti per malattia. Parlo di imprese che chiudono, di problemi economici, di caduta drammatica negli scambi internazionali e degli aspetti positivi della globalizzazione. Quindi prima di tutto dobbiamo preoccuparci dei fattori materiali, di ripartire in tutti i modi possibili".
Lo afferma il presidente di Sorgenia Chicco Testa, intervenendo nella rubrica Cara Italia ti scrivo, realizzata in collaborazione con Globe, Associazione nazionale per il Clima, che raccoglie testimonianze e opinioni in una sorta di laboratorio delle energie del paese per ripensarlo dopo l'emergenza del Covid-19.
Per Chicco Testa, "avendo deciso di destinare ingenti risorse dell'Unione europea, e italiane, aumentando il debito, se riusciamo a prendere anche una direzione innovativa e non fare gli errori del passato, meglio".
"Non vorrei però come detto coltivare l'illusione che da ora in avanti saranno tutte rose e fiori. Anzi, esattamente il contrario - prosegue il presidente di Sorgenia -. Alcune misure che si stanno prendendo ritardano solo gli effetti della crisi, penso per esempio al provvedimento che blocca i licenziamenti e prolunga la cassa integrazione, ma arriverà il momento in cui si vedrà quali sono le imprese che sono morte e quelle che non riusciranno più a sopravvivere, rendendo inevitabili i licenziamenti. Allora bisognerà pensare ad altri strumenti di sostegno del reddito. Ho molto timore per la difficile situazione dello Stato italiano, della sua governance, dello spirito fazioso che anima il dibattito politico italiano, in un ulteriore proliferare della spesa pubblica per parte corrente come si dice che aggrava i problemi di debito italiani e con pochissima innovazione. D'altra parte se non eravamo capaci prima di spendere i soldi che l'Europa ci dava bisogna che facciamo un miracolo adesso per riuscire ad allocarli in modo efficiente".
Entrando nei temi della transizione energetica e del Green New Deal dell'Ue, secondo Chicco Testa "bisogna concentrarsi molto sull'efficienza della spesa e dei fondi che arrivano dall'Unione europea, personalmente penso che buona parte di questi fondi dovrebbe essere investita seriamente in innovazione, non attraverso soldi distribuiti a pioggia come è successo per gli incentivi dati alle rinnovabili ma con la capacità di puntare per fare dei veri salti tecnologici in alcuni settori che sono importantissimi. Seguendo l'esempio della Germania che ha destinato 8 o 9 miliardi ad un programma a idrogeno fatto da step ed obiettivi molto precisi".
"L'Europa ad oggi ha finanziato, guardando agli incentivi dati alle fonti rinnovabili, un totale tra quello già dato e quello che verrà dato, non lontano dai mille miliardi di euro. Ma non abbiamo in Europa leadership tecnologica da nessuna parte. Dobbiamo quindi focalizzarci molto bene e destinare questi soldi a innovazione vera che ci diano anche una qualche forma di leadership tecnologica", conclude Chicco Testa.