Maratona nella notte, Aspi gradualmente diventa public company
Autostrade, raggiunto accordo in Cdm, escono Benetton entra Cdp
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Roma, 15 lug. (askanews) - Dopo una maratona negoziale durata tutta la notte, con tanti momenti di tensione, il Consiglio dei ministri ha raggiunto un accordo sul dossier Autostrade, che prevede la graduale uscita dei Benetton e l'ingresso di Cassa depositi e prestiti senza la revoca delle concessioni.
La svolta è arrivata dopo il passo della famiglia Benetton.
L'intesa faticosamente raggiunta prevede da una parte l'ingresso di Cassa depositi e prestiti nel capitale al 51%, con lo scorporo e la successiva quotazione di Aspi e la cessione della quota in mano ai Benetton rendendo di fatto Aspi una public company. Atlantia ha infatti manifestato la disponibilità a cedere direttamente l'intera partecipazione in Aspi, pari all'88%, a Cdp e a investitori istituzionali di suo gradimento. Dall'altra parte è prevista una revisione complessiva della concessione dai risarcimenti alle tariffe.
L'intesa infatti prevede il "rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario e l'aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni". Inoltre Aspi "rinuncia a tutti i giudizi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi, al sistema tariffario, compresi i giudizi promossi avverso le delibere dell'Autorità di regolazione dei trasporti".
L'accordo però non placa del tutto i mal di pancia all'interno della maggioranza e soprattutto ha scatenato una raffica di critiche da parte dell'opposizione che parla di nazionalizzazione di Autostrade e di governo debole e incapace.