Per "Safe is the new normal", la campagna di Durex con Anlaids
Come fare sesso sicuro dopo il Covid, i 10 consigli degli esperti
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Roma, 9 lug. (askanews) - Vivere in modo sano e consapevole la propria sessualità in era post-Covid grazie a 10 consigli redatti da un gruppo di esperti medico-scientifici capitanati dal Professor Massimo Galli, direttore della terza divisione di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano. Un'iniziativa sviluppata all'interno di "Safe is the new normal", la campagna educational di Durex, realizzata in collaborazione con Anlaids, associazione nazionale per la lotta contro l'Aids, per non tornare alle cattive abitudini della normalità pre-Covid.
E dopo tante restrizioni si prevede un forte aumento dei rapporti, soprattutto tra i più giovani, come ha confermato l'infettivologo Galli nel corso del Webinar "Safe is the new normal - non torniamo alla normalità":
"Le persone e in particolare i giovani si daranno un gran daffare e si stanno già dando da fare perché comunque questo è un bisogno primario, non soltanto in quanto sesso 'sic et simpliciter', ma per quanto riguarda anche un bisogno di relazione, di affettività, di condivisione"
"In questo genere di situazione bisogna cercare di fare di una crisi un'opportunità e dobbiamo rilanciare il discorso della prevenzione e della cultura della prevenzione", ha detto Galli.
Da una ricerca Durex è emerso che prima della pandemia solo 1 italiano su 2 utilizzava il preservativo come contraccettivo, mentre il 20% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni dice di avere già avuto rapporti sessuali. La prevenzione - in particolare in questo momento - risulta cruciale, secondo Laura Savarese, Regulation Affairs director Southern Europe di Reckitt Benckiser, multinazionale che tra i suoi brand conta Durex:
"In questo momento lanciamo un messaggio che sia quasi un messaggio di rottura, un invito, una provocazione a rompere gli equilibri che rappresentavano il passato soprattutto in materia di prevenzione in ambito sessuale e a proporre uno scenario nuovo, dove ci sia una maggiore sensibilità sul tema della prevenzione sessuale, dove ci sia la possibilità di comunicare più liberamente e di promuovere, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, che rappresentano la categoria più a rischio, l'utilizzo del preservativo come unica arma per proteggersi da malattie che sono in aumento".
Per Anlaids, da 35 anni impegnata nella prevenzione dell'Hiv e delle malattie sessualmente trasmissibili, è intervenuta al seminario online la vice-presidente Valeria Calvino:
"La generazione forse under 30, addirittura molti non sanno neanche più che esiste, perché di Hiv si parla forse un po' intorno al 1 dicembre sennò ormai molti pensano che sia una cosa polverosa messa in un cassetto, mentre invece ogni anno abbiamo circa 3.000 nuove infezioni".
Tra le 10 buone pratiche individuate dagli esperti, ci sono l'uso del preservativo, che va indossato e conservato in modo corretto; fondamentale anche l'igiene personale, prima e dopo il rapporto e la necessità di contrastare stereotipi e fake news.
Nicolò Scala, marketing manager Durex Italia, Rb:
"È un anno straordinario e il messaggio che vogliamo lanciare è che vogliamo renderlo straordinario anche per cambiare le abitudini sessuali che seppur cerchiamo, tante volte anche in maniera simpatica sui social, ma sempre con quel retrogusto di messaggi di protezione, di cercare che sia anche l'anno giusto per lasciare in lockdown anche le malattie sessualmente trasmissibili e per vivere sempre di più una sessualità conscia, sapendo quali sono i rischi di certe azioni non controllate".