Imprenditore vicentino segnalato alla Procura
Zaia: in Veneto non è ripresa onda contagi, no altre restrizioni
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Milano, 4 lug. (askanews) - "Ieri abbiamo parlato di un cluster con 5 positivi. Vorrei ricordare che nonostante qualcuno abbia tentato di buttare benzina sul fuoco, stiamo parlando di 5 positivi di un focolaio importato; siamo andati a prenderci il virus in Serbia e ce lo siamo portati a casa in auto". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando da Venezia gli ultimi sviluppi riguardanti il focolaio-Coronavirus vicentino.
"Detto questo, in Veneto non è ripresa l'onda di contagi - ha aggiunto Zaia -. Vedo che c'è una sorta di volontà di dare uno spaccato, a livello nazionale, che non è tanto coerente con quello che è accaduto". "Il contagio di ieri è stato portato da fuori, non è nato in Veneto, perché appunto l'origine è stata un viaggio in auto che riporta a casa quattro persone positive, questo è quello che è accaduto - ha ribadito Zaia -. Il paziente 0 serbo sembra sia deceduto mercoledì, spero non sia vero ma ci dicono questo".
- "Ieri ho annunciato che lunedì farò un'ordinanza per un controllo ancora più efficace dell'isolamento dei positivi e dei loro contatti stretti, ma non ho parlato di restrizioni rispetto alla libertà dei cittadini", ha aggiunto.
Zaia ha anche annunciato la presentazione alla Procura di Vicenza una segnalazione al fine di valutare se vi siano eventuali elementi di indagine o profili di colpevolezza da parte dell'imprenditore vicentino che, pur essendo consapevole della propria positività al Coronavirus, ha ignorato le misure di contenimento, provocando la diffusione del contagio.