Manifestazione vicino a P.Chigi. Al governo: "Così non riapriamo"
Fase 2, sit-in dei negozianti a Roma: "Siamo in ginocchio"
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Roma, 4 mag. (askanews) - "Noi chiudiamo, non riapriamo più dopo. Ma che aspettate che ci cospargiamo di benzina e ci diamo fuoco?".
È il drammatico appello di un parrucchiere romano che insieme a una trentina di titolari di negozi, ristoratori, commercianti. si sono ritrovati davanti a Palazzo Chigi per chiedere al governo misure più efficaci per fronteggiare la crisi economica dovuta alla chiusura delle attività per l'emergenza coronavirus.
Con una Piazza Colonna blindata, i dimostranti sono stati allontanati dall'altra parte di via del Corso. I poliziotti poi li hanno invitati a disperdersi, anche perché non sono state rispettate le distanze di sicurezza e molti non indossavano la mascherina o non correttamente, hanno spiegato gli agenti.
L'appello scritto su un cartello decorato con fascia tricolore: "Aiuto. I negozi muoiono. State facendo morire il commercio. Per i nostri figli e nipoti".
"Ci dicono che dobbiamo aspettare - hanno sottolineato i commercianti chiedendo che qualche politico scenda a incontrarli - ma siamo in ginocchio, abbiamo i giorni contati, non c'è più tempo".
"Se qualcuno viene nel nostro negozio e si ammala noi siamo accusati di tentato omicidio, come facciamo ad aprire? Non abbiamo fatturato e con una pressione del genere addosso, non possiamo. Che dobbiamo fare?".
Un barista racconta di aver perso il lavoro con il lockdown: "Ci fosse stato un parlamentare che in questo momento di crisi abbia detto ci tagliamo lo stipendio. State nelle vostre ville a 40mila euro al mese"
I manifestanti si sono auto-organizzati convocando il sit-in su Facebook ma il dispiegamento di polizia e carabinieri fa pensare che le forze dell'ordine si attendevano, in questo avvio della fase 2, una manifestazione più ampia.