Russia, bomba in supermercato a San Pietroburgo: 13 feriti
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San Pietroburgo (askanews) - Torna l'incubo terrorismo in Russia. È di 13 feriti il bilancio definitivo di un'esplosione avvenuta nella serata di mercoledì 27 dicembre 2017 in un supermercato di San Pietroburgo, provocata da un ordigno artigianale, riempito di chiodi e consegnato in un pacco. La bomba, lasciata in uno scaffale delle consegne, è esplosa in un supermercato della catena Perekriostok. L'esplosivo era equivalente a 200 grammi di tritolo. L'inchiesta è coordinata dal Nak, il Comitato nazionale antiterrorismo, che non esclude alcuna pista ma che, per ora, non ha ancora aperto formalmente una procedura per attentato terroristico. Nessun dubbio invece per Vladimir Putin; parlando a un incontro con ufficiali militari al Cremlino, il presidente russo ha definito l'esplosione nel supermercato un vero e proprio "atto di terrorismo". "Come sapete - ha detto Putin - un atto di terrorismo ha avuto luogo a San Pietroburgo e, più recentemente, il servizio di sicurezza federale ha bloccato un altro tentativo di attentato". San Pietroburgo, la città di cui è originario Putin, è stata già vittima di un attentato nella metropolitana il 3 aprile 2017, costato la vita a 16 persone. A metà dicembre, i servizi hanno annunciato di aver smantellato una cellula terroristica dell'Isis che si apprestava a compiere un attacco alla cattedrale di San Pietroburgo. In quella occasione i russi hanno ringraziato i servizi americani per le informazioni ricevute.