Occhio al bomber

Verso i Mondiali: Mitroglou, il "pistolero" della Grecia pronto per Gomorra

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Giulio Bucchi

Avete presente il film 300? Ecco, visualizzate Leonida. Però col 97% della superficie corporea tatuata, capello gellato, baffetto e barba hipster, sopracciglia truzze rifattissime e aria molto, ma molto più incazzosa di quella del re di Sparta mentre smembra cadaveri persiani. Questi è Kostas Mitroglou: bomber di razza e tamarro da esposizione. Ventisei anni, in patria è un eroe. Esauriti one shot i colpi di culo con l’inspiegabile vittoria di Euro 2004, non fosse per Mitroglou la Grecia avrebbe visto i Mondiali alla tv ed Emilio Fede non saprebbe su chi puntare i propri soldi. Da solo, l'ex centravanti dell'Olympiacos ha trascinato una Nazionale da calcio balilla - i blu che usate al bar in spiaggia sono la Grecia - fino in Brasile. A gennaio ha lasciato Atene per i londinesi del Fulham, tuttavia in quella mezza stagione sul Pireo i suoi numeri (14 gol in campionato e una tripletta in Champions) sono stati gli unici su cui la troika non abbia potuto rompere i maroni al governo greco. Lo chiamano Pistolero perché esulta col gesto del fucile e una volta pensò bene di puntarlo contro la curva degli ultrà del Panathinaikos, gente di rigida formazione oxfordiana, durante un derby: da quelle parti alle molotov sono anche abituati, ma nell'occasione fecero il record. L'impatto con Londra non è stato dei migliori, perché Kostas si è fatto male dall'estetista e ha giocato un quarto d'ora in sei mesi per la gioia di quel vecchio briccone dell'allenatore Felix Magath - che l'aveva pagato 14,7 milioni di euro - e dei tifosi, che hanno assistito alla retrocessione del Fulham. Ma di tutto ciò Mitroglou se ne sbatte. C'è il Mondiale, sarà titolare. D'altronde il biglietto per Rio lo ha procurato lui al resto della squadra, piazzando tre pere alla Romania nelle due partite dello spareggio qualificazione. In campo è imprevedibile, come nella vita. Resta infatti l'unico caso documentato al mondo di bimbo greco cresciuto in Germania da genitori immigrati, che da grande abbia deciso di espatriare alla volta di Atene in cerca di fortuna. Peraltro trovandola. Già al centro del calciomercato di mezza Europa, dopo la kermesse brasiliana il suo cartellino (attualmente sui 12 milioni) potrebbe registrare un'impennata. Le indiscrezioni suggeriscono tante piste, dalla Spagna alla Francia. Ma la destinazione più chiacchierata al momento è italiana: Napoli. Si è parlato di prestito. L'entourage del giocatore prende tempo ma in città ormai lo sanno tutti: se davvero faranno il seguito di Gomorra-La serie, per Mitroglou è pronto il ruolo di Costantino 'o pistolero, un camorrista col sogno del calcio, doppiato da Gigi D'Alessio. E allora lo vedremo sparare anche in Italia. di Fabio Corti