Tecnologia e ambiente
Lettori ottici per separare i rifiuti: plastica, carta e cartone, come funziona davvero la differenziata
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Non basta separare la carta dalla plastica. I rifiuti che ogni giorno vengono riciclati nelle nostre case, devono essere sottoposti a un'ulteriore selezione prima di venire immessi in un nuovo ciclo produttivo. Più il materiale raccolto è di qualità, più efficace è il processo di trasformazione. Ecco perché Iren ha realizzato un nuovo impianto per la selezione di carta, cartone e plastica all'interno del Polo Ambientale Integrato di Parma.
ReCaP, dove confluiscono i materiali raccolti a Parma, Piacenza e Reggio Emilia, è il più grande impianto hi-tech in Italia per volumi di carta e plastica trattati. Lettori ottici e rulli robotizzati fanno gran parte del lavoro, separando imballaggi di grandi dimensioni e scarti dal resto del materiale. I magneti posti lungo una linea consentono di separare rifiuti metallici ferrosi e respingere fuori dal flusso l'alluminio. Nel cuore di ReCaP anche getti d'aria che consentono di separare bottiglie e contenitori da film e vaschette. Alla fine dei vari processi carta, cartone, plastica e metalli, dopo essere stati sottoposti a un'ulteriore selezione manuale, vengono indirizzati allo step finale, quello della pressatura e dello stoccaggio.
L'amministratore delegato di Iren Ambiente, Eugenio Bertolini. "Con questo impianto mettiamo un altro tassello all'interno della strategie sull'economia circolare del gruppo Iren. Con questo questo impianto, di fatto, diamo risposta alle produzioni della raccolta differenziata per quanto riguarda carta, plastica e cartone di tutto il territorio dell'Emilia occidentale. Questo è molto importante per noi perché vuol dire avere la possibilità successivamente, anche attraverso accordi con le filiere industriali di poter allungare il ciclo per arrivare fino al prodotto di ritorno nelle case dei cittadini".
Nell'impianto di Parma possono essere trattate 35 mila tonnellate di plastica che al termine della selezione può essere inviata ai centri secondari del Consorzio di imballaggi Corepla. Qui possono inoltre essere trattate 100 mila tonnellate di carta e cartone destinate alle cartiere. L'amministratore delegato di Iren, Gianni Vittorio Armani.
"I vantaggi sono il risparmio di materie prime, in particolare di combustibili, di petrolio e di carta quindi di abbattimento di piante. Ed ovviamente anche un risparmio economico. Noi siamo un'economia che si basa sul riciclo delle risorse e questo è un anello importante in questa catena".
L'impianto di Parma, per il quale è stato necessario un investimento di 24,5 milioni di euro, è uno dei centri su cui sta investendo il gruppo Iren. "Abbiamo presentato un piano di 13 miliardi di euro in dieci anni: 2 miliardi e mezzo sono proprio sulla filiera dei rifiuti e dell'economia circolare. Questo è uno dei 21 impianti aggiuntivi che abbiamo previsto nel nostro impianto che coprono tutta la filiera. Siamo leader sulla plastica, dove arriviamo a tassi di riciclo di oltre l'80% grazie a innovazioni di proprietà dell'azienda. Ma anche sulla carta abbiamo l'obiettivo di chiudere il ciclo di quello che raccogliamo nelle case di quattro regioni molto importanti su cui siamo attivi".