A Catania
Gregoretti, Matteo Salvini prima di entrare nell'aula-bunker: "Sono proprio curioso, cosa diranno Toninelli e Trenta?"
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Matteo Salvini si è fermato con l’orda di giornalisti schierata all’esterno del tribunale di Catania, dove nell’aula bunker si svolgerà l’udienza preliminare sul caso Gregoretti, la nave con 131 immigrati il cui sbarco è stato ritardato per una settimana. L’ex ministro dell’Interno rischia il rinvio a giudizio per sequestro di persona, che però a questo punto riguarderebbe anche il governo, dato che emergono sempre più elementi chiari che testimoniano il fatto che le decisioni sull’immigrazione fossero condivise da tutti. Oltre a Salvini oggi saranno ascoltati gli ex ministri Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, mentre prossimamente toccherà anche a Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese.
“Abbiamo protetto il paese, a differenza di quello che è accaduto dopo”, ha esordito il segretario leghista davanti al tribunale: “Poi ci sono stati morti, annegati, diritti negati. Per arrivare in Italia bisogna rispettare alcune regole come avviene in tutti gli altri paesi del mondo, mi dispiace solo impegnare il tempo di giudici, avvocati e agenti e di ritrovarmi in un bunker che di solito ospita i processi di mafia. Ma io sono rispettoso della giustizia e sicuro di aver fatto quello che dovevo e avevo promesso agli italiani. Tra l’altro sull’immigrazione il governo ha continuato sulla stessa rotta, sono curioso di vedere cosa diranno Trenta e Toninelli oggi”.