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Giuseppe Conte "attore", Rocco Casalino "regista". Aldo Grasso, quello che non avete notato nell'ultimo discorso del premier
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"Un consumato attore, Giuseppe Conte, mosso da un abile regista". Aldo Grasso, critico del Corriere della Sera e grande esperto di comunicazione, "traduce" il discorso con cui il premier ha annunciato l'ultimo Dpcm, quello dell'Italia divisa in zone rosse, arancio e gialle. Secondo Grasso, Conte "indossa una maschera. Avrebbe potuto farne a meno, ma l'ha indossata per nascondere uno stato d'animo di sgomento o di debolezza".
Sembrava il sorteggio degli accoppiamenti delle coppe europee, ironizza il critico: "Tono distaccato, assenza di emozioni, potenza della lotteria. Poi, però, con tono notarile, ha cominciato a elencare puntigliosamente tutte le restrizioni, colore per colore, ripetendo con fredda determinazione sempre le stesse cose". Il regista del mesto show era ovviamente Rocco Casalino, il portavoce plenipotenziario del presidente del Consiglio. E ha scelto lo stile delle "gride manzoniane" per "incutere un certo timore" e "provocare un senso di colpa negli italiani" "Cioè - conclude Grasso, serissimo - obbliga gli altri a fare quello che avrebbe dovuto fare l'esecutivo nell'estate folle del rilassamento, scarica sui governati le manchevolezze di chi ci governa".