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Sfiducia Bonafede, Giuseppe Conte e il quarto d'ora di paura: il suo volto mentre il ministro parlava al Senato
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Giuseppe Conte è impassibile al fianco di Alfonso Bonafede mentre il ministro illustra la propria difesa in risposta alle mozioni di sfiducia presentate dal centrodestra e da Emma Bonino. Che cosa sarà passato per la testa del premier? Una domanda che un po’ tutti si sono posti: di certo Conte non appariva propriamente tranquillo, sapendo che il destino del guardasigilli e quindi dell’intero governo era legato alla scelta di Matteo Renzi. Il quale ha poi sciolto le riserve, dichiarando che Italia Viva non voterà nessuna delle due mozioni di sfiducia presentate: a quel punto il premier si è sciolto fisicamente e infatti ha “rotto le righe”, facendosi riprendere in posizione più scomposta mentre ascoltava il resto dell’intervento di Renzi. Che ha sottolineato chiaramente che la decisione di non sfiduciare Bonafede prende le mosse da motivi politici, ovvero da accordi con Conte.