La telefonata

Violante a Belpietro: "Garantire difesa Cav ma niente ricattI"

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"Ho detto solo una banalità, cioè che il senatore Silvio Berlusconi, come qualsiasi altro parlamentare, ha il diritto di difendersi davanti alla Giunta. E questo diritto   comporta per la Giunta il dovere di ascoltare e non di annunciare la decisione definitiva prima di aver ascoltato il parere della persona in questione. Ho detto questo, poi qualcuno ha parlato di proposta Violante e lodo Violante ma sono cose che non sono mai esistite". E' amareggiato Luciano Violante, intervistato dal direttore di Libero Maurizio Belpietro a La telefonata su Canale 5. "Dubbio costituzionalità" - L'esponente Pd, criticatissimo dal suo partito per i giudizi sul caso decadenza, ribadisce: "Ho l'impressione che la questione su cui bisogna discutere è una sola: non ci sono tre pregiudiziali, la pregiudiziale è una. E cioè se la Giunta è legittimata a sollevare eccezioni di costituzionalità o a ricorrere alla Corte di giustizia di Lussemburgo. Dico questo perché la Corte Costituzionale ha detto in più occasioni che la Giunta funziona come un organo giurisdizionale e quindi può sollevare eccezioni e devo dire che anche il Pd nel luglio del 2009 sostenne questa tesi e il Pdl sostenne  il contrario, ora spero il Partito democratico tenga ferma questa posizione, ma questo dipenderà dai colleghi della Giunta". "Dal Pdl ricatto inaccettabile" - "In questi momenti - avverte Violante da Belpietro - chi deve decidere su cose così delicate non deve essere strattonato da una parte o dall'altra. E' giusto che siano garantiti fino in fondo i diritti di difesa a Berlusconi, perché è importante che tutto avvenga nel pieno delle regole e garantendo i diritti di tutti. Questo vuol dire che la legge è uguale per tutti e che la Costituzione si applica a tutti. Dal Pdl arriva una forma di ricatto inaccettabile”.