A Porta a porta

Quando Matteo Renzi diceva no ai trasformisti: "E' ora di finirla con chi passa di là..."

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Giulio Bucchi

Dopo Migliore da Sel, dopo i grillini dissidenti, ora il Pd e Matteo Renzi fanno campagna acquisti anche tra gli onorevoli di Scelta civica. Non chiamateli "Scilipoti della sinistra", però, perché al Nazareno si arrabbiano: i dem preferiscono parlare di "allargamento di fronte" o "aperture al processo riformista". Vietato anche tirare in ballo questioni banali di "poltrone", per dirla alla Antonio Razzi. E dire che una volta, prima di diventare premier, anche Renzi si scagliava pubblicamente contro i trasformisti. Qui era a Porta a porta, ospite di Bruno Vespa, e tuonava contro le cattive abitudini della politica italiana: "Non si sta nel Parlamento con i voti presi dal Pd per andare contro il Pd. E' l'ora di finirla con chi viene eletto con i voti di qualcuno e poi passa di là... Vale per tutti, a destra e a sinistra. Se io prendo e decido di mollare con i miei, è legittimo farlo. Però allora devo anche avere il coraggio di avere rispetto per chi mi ha votato". Parole che stonano con le braccia allargate con cui sta accogliendo gli ex montiani. D'altronde, il doppiopesismo nel Pd non è limitato al leader. Ricordate cosa dicevano quando Sergio Cofferati aveva deciso di mollare il Pd per protesta contro lo scandalo delle primarie in Liguria? "Adesso lasci la sua poltrona all'Europarlamento"...