Riformicchia

Alfonso Bonafede sulla prescrizione: "Per una giustizia più veloce", la frase sconcertante

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Italia Viva non ha intenzione di cedere alla riforma grillina sul processo penale. Lo ha affermato senza mezzi termini il suo leader, Matteo Renzi. Sebbene in Consiglio dei ministri sia stato raggiunto un accordo tra M5s-Pd e Leu sulla modifica della riforma, Italia Viva si è dissociata. In base alle prime indicazioni, la prescrizione rimarrà per gli assolti in primo grado, mentre si bloccherà per i condannati, il cui processo in appello potrà durare due anni al massimo, con sanzioni previste per i giudici che sforano i tempi. Per approfondire leggi anche: Matteo Renzi cerca la crisi: "Non voto l'accordo a tre sulla prescrizione. Il governo non ha i numeri" I parlamentari di Italia Viva potrebbero tendere un'imboscata in aula al governo, avvalendosi del voto segreto. L'ipotesi fa tentennare il governo e mette in crisi il firmatario della riforma, il Guardisigilli Alfonso Bonafede. Questi, conscio dell'indispensabilità dei voti renziani, ammette spaccature nella maggioranza e lancia un avvertimento a Italia Viva: "Se bloccheranno la riforma, si assumeranno le loro responsabilità". La riforma, dichiara da Firenze Bonafede, prevede grandi investimenti- in particolare nel reclutamento di magistrati- per "costruire una risposta di giustizia più celere ed efficiente". Frase piuttosto grottesca, ma tant'è. Il testo, uscito fuori dalla mediazione, approderà lunedì in Consiglio dei ministri, e, con tutta probabilità, otterrà il via libera. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev