Sergio Mattarella, il figlio di Andreotti accusa: "Anche suo fratello Piersanti vedeva i boss della mafia"
Gravi accuse di contatti con la mafia su Piersanti Mattarella, il fratello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ucciso in un agguato da Cosa Nostra 40 anni fa. È Stefano Andreotti, figlio dello storico leader Dc Giulio Andreotti, a scrivere una lettera al Corriere della Sera per replicare,all'ex procuratore capo di Palermo Giancarlo Caselli che sempre sul quotidiano di via Solferino aveva ricordato gli incontro del Divo Giulio con i boss nel 1980. Tutto si basava sulle confessioni del pentito Marino Mannoia, e il figlio di Andreotti ricorda: "Il racconto non fu ritenuto attendibile nella sentenza di primo grado che giunse all'assoluzione, mentre una diversa valutazione ne fu data dai giudici di secondo grado, che si pronunciarono essenzialmente proprio su tale base in modo diverso. La sentenza di Cassazione che scrisse la parola fine alla vicenda processuale sostiene che 'i giudici dei due gradi di merito sono pervenuti a soluzioni diverse', ma non rientra tra i compiti della Cassazione 'operare una scelta tra le stesse'". Leggi anche: Disastro in diretta a Studio Aperto, il giornalista da Mattarella non può proseguire e se ne va "Si può aggiungere poi - continua Stefano Andreotti -che il sopra menzionato racconto di Mannoia contiene affermazioni davvero infamanti anche della figura di Piersanti Mattarella, che 'dopo aver intrattenuto rapporti amichevoli con i cugini Salvo e con Bontate, ai quali non lesinava i favori' successivamente avrebbe 'mutato la propria linea di condotta'". Dichiarazioni, conclude Andreotti in riferimento a Caselli, "che chi ritiene veritiero quanto riferito su mio padre si guarda bene dal riportare nella loro interezza". Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, il presidente Mattarella all'Ars per la seduta solenne in onore di Piersanti