Prima linea

Sergio Mattarella, discorso di Natale: "Dialogo tra i partiti". La lettura: appello pro-governissimo?

Il tuo browser non supporta il tag iframe

Davide Locano

Al tradizionale discorso per gli auguri di Natale, assente Matteo Salvini, prende la parola Sergio Mattarella. Direttamente dal Quirinale, il presidente afferma: "Sappiamo che la politica comporta anche scontri". Ma come disse Aldo Moro, anche oggi è necessaria "la comune accettazione di essenziali ragioni di libertà, di rispetto e di dialogo". E ancora: "Una società attraversata da lacerazioni profonde corre un grave pericolo, chi riveste ruolo istituzionali deve avvertire la responsabilità di farlo in nome e per conto di tutti i cittadini". Leggi anche: Sergio Mattarella, telefonata d'urgenza a Conte Mattarella ha dunque aggiunto: "Il bene comune è bene di tutti, nessuno escluso. E chi amministra la cosa pubblica, chi è chiamato al compito di governare esprime certo gli orientamenti della maggioranza ma con il dovere di rispettare e garantire la libertà e i diritti degli altri, delle minoranze. Questa è l'essenza della democrazia, che richiede rispetto reciproco". Insomma, da Mattarella un netto invito al dialogo tra partiti. E c'è chi legge dietro a queste parole una sorta di appoggio al governissimo di cui si è parlato in questi ultimi infuocati giorni, magari con Mario Draghi a Palazzo Chigi. Nel video (Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev) Mattarella al Quirinale Nelle ultime battute del suo intervento, infine, Mattarella ha elencato quelli che a suo giudizio sono i principali "nemici" da sconfiggere, primo dei quali la disoccupazione: "La prolungata fase di debolezza dell'economia - ha ripreso il capo dello Stato - ha inciso pesantemente sul'apparato produttivo del nostro Paese, con pesanti conseguenze occupazionali e gravi fenomeni di disgregazione sociale. Ecco la missione per cui combattere e il nemico da sconfiggere insieme: il lavoro che manca, quel lavoro indicato come fondamento della nostra Repubblica", ha concluso Sergio Mattarella.