Esordio

Maria Elena Boschi, disastro alla Leopolda. "È dovuto intervenire Renzi in persona", un caso politico

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Giulio Bucchi

È Maria Elena Boschi la prima fonte di enorme imbarazzo della Leopolda 10, la kermesse di Matteo Renzi che ha lanciato ufficialmente Italia Viva con simbolo e tesseramento. L'ex ministra delle Riforme, arrivando alla stazione fiorentina, si è subito lanciata in una affermazione pesante: "Il Pd sta diventando il partito delle tasse". Una sciabolata all'ex "casa madre" a scissione ancora freschissima, e soprattutto un siluro sul governo, con Giuseppe Conte che si gioca partita e poltrona sulla manovra. Leggi anche: Isabella Conti, la "nuova Boschi" che ha conquistato Renzi (e fatto arrabbiare Maria Elena) All'ex tesoriere dem Francesco Bonifazi, renziano di ferro e molto vicino alla Boschi, secondo Maria Teresa Meli del Corriere della Sera il capo stesso Matteo Renzi affida il compito delicatissimo di sminare il campo: "Dire che il Pd è il partito delle tasse è sbagliato, allo stesso tempo però va detto che le tasse non devono aumentare". Più o meno la stessa musica da Davide Faraone, ed è il segnale che scatta subito la contraerea per rispondere al bombardamento del Pd sulla Boschi.  "Noi non abbiamo nessuna intenzione di mettere in difficoltà Conte e non facciamo ultimatum ma non possiamo nemmeno restare silenti", è l'auto-difesa della Boschi. L'impressione è che non basterà.   Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev