Il nuovo premier
Sergio Mattarella dà l'incarico a Conte: colloquio di un'ora, più lungo del previsto. I paletti del Colle
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Poco dopo le 10.20 dal Quirinale annunciano che il premier incaricato Giuseppe Conte ha accettato con riserva l'incarico conferitogli dal presidente Sergio Mattarella. Il colloquio tra Conte e il Capo dello Stato è durato poco meno do un'ora, non poco. Segno che al di là delle formalità, i nodi da sciogliere sono ancora tanti. Il premier incaricato incontrerà Pd, M5s e gli altri gruppi parlamentari interessati a un appoggio al governo (dal Misto alle Autonomie, e soprattutto LeU) nei prossimi giorni in un nuovo giro di consultazioni a Montecitorio, come un anno fa. Leggi anche: "Conte chi? L'amico della Boschi?". Il retroscena malizioso: quando e come è nato l'ìnciucio Mattarella, però, come rivelava già un retroscena della Stampa, ha catechizzato il premier-bis preannunciando per lui un ruolo molto più impegnativo rispetto a quello ricoperto con il governo gialloverde. Da signor nessuno, Conte è diventato il vero collante di dem e grillini e si dovrà sobbarcare oneri e onori. "Incominciando da subito, mettendo rapidamente in gioco la propria autorevolezza già nei prossimi giorni sui vari punti in sospeso del nuovo patto di governo", spiega il quotidiano torinese. Sarà il programma la prima bomba da disinnescare viste le distanze su temi sensibili, dalla manovra al lavoro passando per migranti e sicurezza. Poi, cosa che interessa ai partiti, le poltrone: Mattarella dovrebbe aver ricordato ai premier "che sulla ripartizione dei ministeri la stella polare non potrà che essere l'articolo 92 della Costituzione". Dovrà essere il premier, dunque, a scegliere d'intesa con il Capo dello Stato i propri collaboratori, senza subire "diktat o ricatti". Il tema è centrale: ci sarà un vicepremier? Sarà Di Maio? E i sottosegretari saranno tecnici o politici, come pretenderebbe Beppe Grillo? E ancora, dal Colle confidano nella capacità di Conte di contenere le insidie della votazione online sulla piattaforma Rousseau, con la base grilina che potrebbe picconare la nuova maggioranza. Il premier incaricato avrà pochi giorni, forse una settimana, per dare risposte convincenti al Capo dello Stato, perché "prima si fa - è la conclusione sibillina del retroscena della Stampa - e meno si corre il rischio che qualcuno ci ripensi". Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev