L'accusa
Sea Watch 3, Pietro Senaldi: "Uno schiaffo agli elettori italiani. Perché la Ue è complice delle ong"
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Sul caso Sea Watch 3, ad Agorà su Rai 3, dice la sua Pietro Senaldi, direttore responsabile di Libero. Senaldi ricorda come la questione non possa essere ridotta alla dicotomia tra Carola Rackete, comandante della ong, e Matteo Salvini, perché in tutto ciò anche gli italiani hanno detto la loro. Alle elezioni: "Oltre a Carola e Salvini ci sono 60 milioni di italiani che hanno i loro diritti e si sono espressi - premette Senaldi -. C'è un leader che sale sulle barche delle Ong, Nicola Fratoianni, e sta all'1 per cento. E c'è un leader che combatte l'immigrazione clandestina, che è Salvini, e sta al 34-35 per cento. Noi vogliamo continuare a ignorare quello che pensano gli elettori? Benissimo, ma allora smettiamola di chiamarli alle urne. Laura Boldrini dice di soccorrerli, ma oggi La Stampa - uno dei quotidiani più filo-immigrazione insieme a Repubblica - fa un editoriale per dire che 45mila persone sono dei naufraghi. C'è un esodo biblico, una migrazione, dice la sinistra. C'è un problema che l'Europa non vuole risolvere e mette a carico dell'Italia. L'Europa è complice delle Ong", conclude. Leggi anche: Sea Watch 3, Salvini a Porta a Porta contro la comandante Carola